Attentati di Londra: il caos dell'informazione   

Se è vero che si può trarre ordine dal caos, bisogna dire che negli ultimi attentati londinesi vi siano dei dettagli che sembrano appartenere al mero disordine umano e non alla figura mitologica primigenia. Per esempio analizziamo l’intervista rilasciata la mattina del 7 Luglio da Peter Power, autore del manualetto d’istruzioni governative del regno unito “Preventing Chaos in a Crisis”. Power, come direttore generale della Visor Consultant, una azienda specializzata in sicurezza con il solito simbolo dell’aquila nel suo logo, affermava con scopi pubblicitari di essere coinvolto in una esercitazione, proprio quel giorno, che avrebbe simulato un attentato nelle metropolitane. La probabilità che un attentato coincida con una esercitazione è estremamente raro. Analizziamo ora la foto dei quattro attentatori ripresa alla stazione di Luton. Potremo notare diverse anomalie, segno di evidenti ritocchi, ma lascia a bocca aperta l’immagine delll’uomo più distante, montato così maldestramente da far si che una sbarra sia posta davanti alle sue gambe quando il corpo è invece davanti alla barriera! Avete notato la sindrome da isolamento che invece riguarda le foto dei sospetti attentatori ripresi negli autobus e nelle metropolitane. Non c’è mai nessuno con loro, nonostante la folla spropositata dei metrò londinesi. Nelle foto di autobus non si vede nulla dai finestrini e in una unica foto con persone i volti sono tutti coperti dai sostegni. Vi lasciamo solo riflettere sulla presenza accanto al Bus 26 di un furgoncino della Kingstar, azienda specializzata in microdemolizioni. L’aspetto più triste è che non conosceremo mai la verità e che questi errori comporteranno una riduzione della fiducia verso i servizi di intelligence preposti. Mentre tentano di abituarci ad orrori e tragedie sempre più vaste, tentando di innescare una guerra che il benessere in cui ci culliamo non può rendere desiderabile e ne vederci partecipi, a prescindere dai passaggi falsamente ideologici con cui si cerca di ammantare questo periodo in cui i nemici non sono visibili.