Poteri speciali alla Iervolino, ma anche alla società civile   

La richiesta dei poteri speciali in materia di mobilità, traffico e parcheggi che presto saranno concessi dal Governo al sindaco Rosa Russo Iervolino, animatrice di un movimento congiunto con Roma e Torino perché si dia maggiore libertà d’azione ai sindaci delle tre città, è la soluzione più opportuna per restituire il tempo sottratto dalla scelta del precedente Governo di dare questi poteri solo alle città “amiche” di Milano, Catania e Palermo.
E ha ragione il sindaco a evidenziare i rischi che comporta questa grande responsabilità, fautrice però dei necessari lavori di cui necessità ormai la città e che, mentre si supereranno per via legislativa i limiti imposti, da oltre 14 anni ai lavori pubblici, proseguiranno quel processo di rivisitazione dell’assetto viario cominciato nella giunta precedente.
La raccomandazione che facciamo è quella di individuare le forme per riuscire a condividere, per quanto possibile, le scelte più importanti con la società civile. Da un punto di vista tecnico, è già un grande passo avanti quello della recente scelta di nominare consulente del comune la Consulta delle costruzioni di Napoli, presieduta dal presidente di Api Napoli, Emilio Alfano. Ma ora va aggiunto un momento di ascolto, più che di confronto, come furono già i forum organizzati durante la campagna elettorale comunale.
Senza tralasciare la possibilità di organizzare un tavolo specifico di Agenda 21 proprio sul conferimento dei poteri speciali, in modo da affiancare al sindaco le organizzazioni che potrebbero comporre il tavolo di Agenda 21 locale, realizzato in modo da poter aprire un forum sui temi di traffico, mobilità e ambiente. Ricordando che per soddisfare le esigenze cittadine non basta aver organizzato gare di progetto vinte da nomi eccelsi a livello europeo, quando non mondiale, ma che è opportuno ritrovare conferme del proprio operato anche e proprio da quelle organizzazioni che qualcuno immagina permanentemente ostili, cosa che invece nella attuale congiuntura politica non dovrebbe essere. Esiste ormai un ambientalismo coerente con le esigenze di sviluppo e crescita che su Napoli avrebbero da offrire contributi utili e, spesso, risolutivi.