La speranza a congresso   

Dal 21 al 23 gennaio si terrà a Milano, presso l’Hotel Leonardo da Vinci in via Senigallia 6, il terzo congresso dell’associazione Luca Coscioni, che prende il nome dal suo presidente, affetto da Sla ed esponente di spicco dei radicali italiani. L’associazione Concioni è tra i più importanti promotori dei referendum abrogativi alcuni articoli della Legge 40 nata contro la procreazione medicalmente assistita e contro la libertà di ricerca, e quindi di speranza, sulle cellule staminali prenatali. E’ corretto prevedere che in tale assemblea saranno quindi di rilievo più le assenze che le presenze, come affermato già da Marco Pannella, che misurerà proprio dalle assenze la coerenza di quei partiti e movimenti che insieme a Luca Coscioni, seppur tardivamente, hanno dato corpo all’oltre un milione di firme raccolte per potersi esprimere a favore o contro l’abrogazione totale della legge, diritto negato successivamente dalla Corte costituzionale, che esercita in questo modo un palese intervento politico, a danno proprio della Costituzione che dovrebbe invece tutelare. All’apertura di quelle udienze erano infatti assenti tutti i movimenti promotori, tra cui Rifondazione Comunista, la lista Di Pietro, larga parte dei Ds, ad eccezione di Daniele Capezzone, segretario di Radicali Italiani. Se da un lato la Conferenza episcopale, dalla voce del cardinale Ruini, osa dimenticare la fine della necessità di ingerenza politica in affari interni italiani, invitando addirittura non ad esprimere un voto ma a sollecitare l’astensione per non fare raggiungere il quorum, come se questa fosse una opzione politica accettabile, dall’altro assistiamo ad un asse veterocattolico che corre da destra a sinistra, ma di cui sembra maggior portavoce l’asse Rutelli-Prodi, contro ogni logica di schieramento. Meglio la dichiarazione di sostegno alla libertà di coscienza, libertà che gli Italiani hanno già dimostrato di esercitare in occasione della difesa dei diritti connessi ad aborto e divorzio, che nessuno chiede per nessuno ma che ciascuno sa di voler garantire a se stesso e agli altri. Le questioni poste in gioco dai referendum sono tutte chiare e ormai riguardano singoli tecnicismi su cui la maggioranza degli italiani esprimerà il desiderio di esprimersi più con “io non lo farei” che con il “tu non lo puoi fare”, con cui la legge, che comincia ben trentasei articoli con “E’ proibito”, cerca di indirizzare le nostre scelte etiche. Confondendo la tutela con l’igiene di regime. “Chi sostiene il proibizionismo della ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali, e vorrebbe imporre attraverso le leggi i precetti morali di una confessione religiosa, trasformando quello che secondo alcuni è peccato in reato per tutti, si illude”, afferma Luca Coscioni, proseguendo “vorrei che il Terzo congresso dell’associazione Coscioni fosse il ‘Congresso dei malati’ ed in particolare dei ‘malati in attesa’, in attesa di un futuro, in attesa di poter vivere la vita. Quella attesa che conosco fin troppo: è dolore, sacrificio, buio e sofferenza. Trasformiamola in speranza, coraggio, dovere”.giacomo.nardone@gmail.com