Usa, la Chiesa episcopale rivoluziona il Cristianesimo   

Deve far riflettere profondamente la scelta fatta dalla Chiesa Episcopale Americana di nominare una donna, il Vescovo Katharine Scori, a capo della propria comunità. Proprio l’America, che ha combattuto in modo severo la pedofilia praticata da diversi sacerdoti cattolici negli Usa, impone scelte di elevata differenziazione dall’altra metà del Cristianesimo.
Se il Vaticano continua ad avere come massimi nemici le persone che si amano anche se di sesso omologo, insieme alle milioni di famiglie che vivono felicemente senza riconoscersi nel matrimonio, la Chiesa Episcopale statunitense, come già la Valdese in Italia, riconosce parità di dignità e diritti alle donne. Non solo attribuendogli il diritto alla celebrazione dei sacramenti ma fino a riconoscerne i meriti e le capacità di governare e gestire l’insieme dei fedeli. Quelli anglicani sono circa settanta milioni, e stanno discutendo non senza un certo fervore del diritto delle persone apertamente omosessuali a poter espletare le funzioni sacerdotali, fino alla nomina a vescovo.
Continuiamo a domandarci come mai il Vaticano sia così anacronisticamente sessista in questo terzo millennio dalla nascita del Gesù, a cui possiamo attribuire o meno il fedele riconoscimento di identità con l’Altissimo, ma di cui nessuno può negare di apprezzare i valori di amore su cui ha basato la propria Chiesa. Che presto sarà sopraffatta da se stessa se non mette mano a una coraggiosissima riforma che ponga il dualismo peccato/perdono nel suo giusto alveo, diverso da quello con cui si poteva sperare di esercitare potere ai tempi di Costantino o durante i roghi, specie di donne emancipate, appiccati durante l’epoca della peggiore Inquisizione.
Abbiamo fede che così come la Chiesa Cattolica abbia ammesso l’utilità dei trapianti d’organi, proibiti appena qualche decina di anni or sono, o tolleri da Paolo VI in poi la cremazione, pratica civilissima su cui in molti dovremmo riflettere, possa presto giungere alla più grande e decisiva rivoluzione attesa: il sacerdozio femminile e la possibilità del matrimonio per i preti.
Riuscendo così pure a risolvere il vergognoso diffuso costume di numerose compagne di vita, spesso prolifiche, tenute nascoste, non troppo, a cui si nega proprio quel diritto di cui sembra farsi baluardo così spesso: la famiglia.