Orme nella sabbia, torna Brigata Es   

“I have a dream”, grande ritorno pubblico a Napoli della Brigata Es, uno dei gruppi storici di arte contemporanea napoletani. L’evento artistico si terrà lunedì 6 giugno, alle 18,30, presso la sala Carlo V del Maschio Angioino. La manifestazione è stata organizzata dall’assessorato alla cultura del comune di Napoli, assieme alla Changing Role — Move Over gallery di Guido Cabib, con Artfeeder, associazione culturale per il nuovo mecenatismo, e grazie al contributo dell’Istituto Fondazione Banco di Napoli. Brigata Es è lo pseudonimo con cui si firma Aldo Elefante, i cui ultimi eventi napoletani risalgono a circa dieci anni fa, epoca in cui era assessore Renato Nicolini, con il famoso InvasionEs che tappezzo la città di manifesti con immagini bolsceviche del gruppo. E’ interessante riportare, in parte, la presentazione che la brigata es fa di se stessa: “Il nome brigataes nasce dall’idea di confondere razionalità ed irrazionalità, caos e disciplina,oltre ad essere assonante con una sigla destabilizzante. Il percorso parte da una riflessione sullo stato dell’arte: che fine ha fatto l’arte (baby jane)? La vita/fiction in quanto artificio continuo e perfetto detronizza l’arte come categoria privilegiata della simulazione. "L’arte moderna esercita ormai solo la magia della scomparsa" (Baudrillard). Tutte le strade sono bloccate. Tanto vale assistere in prima fila allo show della propria estinzione. La brigataes nasce da questo presupposto. Il suo discorso si sviluppa quindi attraverso una serie di passaggi obbligati. L’artista si sostituisce all’opera in quanto feticcio, altro da sè guadagnando una centralità. Il recupero di questo protagonismo però avviene all’interno della società pubblicitaria/postumana, quella dello spettacolo generalizzato, dove il reale esiste solo in quanto finzione e dove si assiste alla sparizione del corpo.“Sparizione e presenza che diventano realtà nella virtualità dell’evento presentato a Napoli, in cui il pubblico si troverà a vivere una dimensione multipla di sensazioni/emozioni. Con gli importanti contributi di Gigiotto Del Vecchio, Fabiola Naldi, Loredana Parmesani e Mario Savini, l’evento darà luogo ad un catalogo che entra pienamente a far parte dell’opera, come le tavole specificamente realizzate dall’artista per consentire l’acquisizione fisica dell’operazione. Il vernissage delle 18,30 di lunedì è quello delle grandi occasioni, essendo attesi, oltre all’assessora Rachele Furfaro, importanti nomi cittadini rappresentanti della sempre maggiore attenzione culturale che la nostra città continua ad esprimere. Per chiudere, alcune parole di Aldo Elefante sull’installazione: “L’opera attraversa e rifonda la body art dilatando l’esperienza del corpo dall’artista al pubblico, ed insieme riflette sull’incontro fra reale e virtuale confondendo i piani dell’esperienza e della visione. Mentre guardo i sogni dell’artista guardo anche i miei sogni ed il mio corpo è dentro l’installazione. Con questo si ottiene una fruibilità integrale dell’opera da parte di chi vi entra, che diviene anche oggetto di osservazione di se stesso. Ma l’installazione è anche la spettacolarizzazione di un sogno, quello dell’artista, che è sempre proteso a creare una dimensione possibile/impossibile nella quale far "precipitare" il suo pubblico”.