Innovazione digitale, ecco il piano di Confindustria   

E’ stato approvato, a due anni dal precedente, il nuovo Pid 2005, il piano per l’innovazione digitale realizzato da Confindustria. Realizzato dal gruppo di lavoro condotto da Franco Arzano, afferente alla Commissione Economia Digitale di cui fù già presidente, oggi retta dal professore Angelo Airaghi, il documento è uno dei benchmark più rilevanti prodotto dal Comitato tecnico Innovazione e Ricerca, presieduto dal vicepresidente di Confindustria Pasquale Pistorio. Il panel di associazioni che hanno contribuito alla realizzazione dello studio è costituito dalle maggiori rappresentanze dell’Ict italiano: Fita, Anie e Federcomin. Lo studio evidenzia come l’Italia investa poco in innovazione digitale, sebbene questa rappresenti uno strumento determinante per la modernità e la competitività economica del paese e delle proprie imprese. Ritardo che colpisce soprattutto le piccole imprese, sia in termini di innovazione di prodotto che di processo: sono infatti ancora 400 mila le aziende da digitalizzare, secondo elaborazioni su fonti Istat. Tra le varie cause è forte la la bassa disponibilità e la propensione alla collaborazione con altre imprese, con il mondo accademico e con i centri di competenza, unita alla bassa capacità di reperimento degli skill necessari e la scarsa propensione alla ricerca e sviluppo. Al piano Confindustria accompagna un articolato insieme di proposte concrete, che il vicepresidente Pasquale Pistorio illustrerà oggi - alle ore 10,30 - presso la Sala Falck di Assolombarda a Milano, alla presenza del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca e il sottosegretario alle Attività Produttive Giuseppe Galati, che presenteranno alle imprese i nuovi bandi Dit-Map per l’innovazione digitale. Le proposte individuano tre aree d’intervento: formazione, tutorship e aggregazione. Aree su cui interverranno azioni concrete di Confindustria che riserverà ai propri associati specifici programmi di formazione manageriale e un sistema di centri di assistenza e network che favoriscano la nascita di piattaforme collaborative elettroniche di filiera. Su queste sfide sarà utile seguire le iniziative del Raggruppamento delle imprese del Terziario di Federindustria Campania.