Vivere tra immoralità e progresso: per pochi una grande intuizione   

Tra i numerosi fenomeni che si registrano tra le innovazioni su internet, sta diventando ‘cinese’ lo sviluppo di un fenomeno estremamente interessante: il mondo virtuale di Second Life. Come fa bene intendere il nome, si tratta di una ambiente estremamente complesso, ma semplice da usare, che permette agli utenti di crearsi una (o più) identità virtuali, i cosiddetti avatar, che possono condurre una vita parallela a quella reale, una seconda vita appunto in un nuovo mondo tutto da creare e scoprire. Oggi sono milioni gli utenti che vivono in Second Life, e possono viaggiare, teletrasportarsi per l’esattezza, in centinaia di migliaia di luoghi diversi. Il sistema è completamente gratuito, anche se chi desidera può spendere i propri denari reali per convertirli in dollari Linden, dal nome dei creatori del mondo simulato, con cui comprare e vendere ciò che più si desidera. Come per il mondo reale, purtroppo, quel che girà di più su Second Life è tutto ciò che è legato al sesso e alle sue rappresentazioni, insieme a casinò e lotterie meno che virtuali. Un mondo che nasce corrotto, essendo possibile fare ciò che si vuole in modo pressoché anarchico, pur senza infastidire in alcun modo il prossimo. Come per Internet e per la televisione, il vero pericolo è rappresentato dall’accesso possibile ai minorenni, anche se è ufficialmente vietato il loro ingresso e a cui è riservato un mondo per teenager. Ma proprio l’assenza di sistemi in grado di accertare l’identità effettiva dei navigatori consente ai ragazzini di travestirsi da adulti e di ottenere il contrario nel mondo riservato ai piccoli. Comunque, superato il vero senso di fastidio che si prova nel trovare solo casinò e casini tra i luoghi più visitati, meglio capire bene cosa accade se grandi compagnie stanno acquistando ampi spazi in Second Life. Con investimenti milionari, come ha fatto di recente anche Ibm che dispone di bellissimi spazi in cui sedersi in riunione, assitere ad eventi e presentazioni, fino a poter acquisire direttamente i software più innovativi a disposizione della enorme comunità di programmatori a cui si rivolge. Creando edifici e ambienti che risentono il tocco di esperti di design e comunicazione capaci di attrarre il proprio target e di accoglierlo nel migliore dei modi, come dimostra persino un panfilo alla rada proprio dopo uno dei padiglioni virtuali. Presto esserci o non esserci non sarà più un dilemma, ma un must prima solo per essere alla moda, poi per essere presenti nel punto dove nasceranno gli affari più importanti del nuovo millennio. E pensare che avatar è il termine sanscrito con cui si indica la incarnazione delle divinità nelle religioni induiste. In questo caso ci si disincarna per poter manifestare la propria divinità, che in questo luogo più occidentale è rappresentato ancora una volta dal dio più prediletto e fautore di un monoteismo assoluto: il denaro.