Riforma della Pubblica amministrazione, cambiano i rapporti con le imprese   

Sarà Oriano Giovanelli, responsabile Pubblica amministrazione dei democratici di sinistra, a introdurre i ministri Pier Luigi Bersani e Luigi Nicolais nell’importante convegno che si terrà a Roma presso l’Auditorium di Via Rieti 13, a partire dalle ore 10 di giovedì 1° febbraio prossimo. Il tema affrontato è chiaro nel titolo del convegno: “Liberare le energie delle imprese: la Pubblica amministrazione per lo sviluppo.” I lavori prevedono una prima tavola rotonda con importanti esponenti del mondo imprenditoriale, tra cui Maurizio Beretta, Direttore Generale Confindustria, Mauro Bussoni, vicedirettore generale Confesercenti, Leonardo Domenici, presidente Anci, Vasco Errani, presidente Conferenza delle Regioni, Bruno Marziano, vice presidente Upi, e Giancarlo Sangalli, segretario nazionale Cna e a seguire la conclusione del segretario dei Ds Piero Fassino. Secondo dichiarazioni rilasciateci in esclusiva da Giovanelli, “la riforma della Pubblica amministrazione è di fatto diventata la riforma principe sulla quale fondare la fase due del governo Prodi. Ognuno deve fare il suo mestiere: le istituzioni devono in primo luogo preoccuparsi che i conti siano a posto e che la Pubblica amministrazione, che dipende dalla responsabilità delle istituzioni, risponda a criteri che corrispondano alle aspettative della società. Una Pubblica amministrazione che costi il meno possibile, che funzioni, che sia tempestiva nel rispondere alle richieste dei cittadini. In modo trasparente e imparziale che rappresenti un volano di una società più moderna, dinamica e capace di competere nel contesto internazionale. Una riforma seria della Pubblica amministrazione non potrà comunque dipendere da un solo atto ma è frutto di più azioni convergenti verso l’obbiettivo. Decisivo è il tema del personale: della valorizzazione del merito, delle professionalità, della loro formazione, di un diverso modello di organizzazione del personale, della valutazione delle prestazioni del personale. Rompendo il vecchio compromesso che vuole che i dipendenti della Pubblica amministrazione poco fanno e poco vengono pagati. Ma il secondo tema è quello di fare in modo che il Comune, cioè l’ente più vicino ai cittadini, alle imprese e alle loro domande, sia l’unico sportello di tutta la Pubblica amministrazione, sia essa statale, regionale, provinciale, in modo da semplificare la vita al cittadino. Qui rientra il tema dello Sportello Unico. Terza questione è quella di dare una forte iniezione di tecnologie, in modo che si possa evitare carta, far circolare informazioni, in modo da far si che i cittadini possano risolvere gran parte delle proprie esigenze anche da casa. Attenzione particolare sarà data alle imprese, senza il cui apporto non decollerà il paese, e prevalentemente ai servizi della Pubblica amministrazione offerti nel Mezzogiorno. Per gli sportelli unici (Suap) faremo tesoro delle esperienze positive che in diversi Comuni si sono finora realizzate“. Concludendo, Giovanelli ha sottolineato come la riforma dovrà rispondere allo scempio che vuole oggi oltre ottanta approvazioni per aprire una impresa, ricordando come, in una indagine della Cna di Pesaro di qualche tempo fa, gli artigiani indicavano come tra i problemi principali, venisse prima la riforma della Pubblica amministrazione che la pressione fiscale.