Abbattere il digital divide   

Caro direttore, sono ben 46mila i personal computer entrati, con internet, nelle famiglie italiane grazie ai programmi "Vola con Internet" e "Vai con Internet" promossi dal ministero dell’Innovazione e della tecnologia nel 2004. I programmi agevolativi all’acquisto di Personal Computer hanno permesso a 20 mila ragazzi di 16 anni, a 23 mila famiglie e a 3 mila docenti di usufruire di contributi all’acquisto o riduzioni di prezzo, in funzione delle condizioni economiche o degli status previsti dai programmi agevolativi. Un risultato gratificante per il ministro Lucio Stanca, che ha dichiarato: "Queste iniziative fanno parte di una serie articolata di interventi per espandere la cultura digitale. Stiamo portando l’Italia a livello degli altri Paesi europei negli standard di utilizzo degli strumenti informatici, uno degli obiettivi fondamentali su cui il Governo si è già impegnato con risultati lusinghieri e stimolanti. Se 50 anni fa per essere cittadini era necessario saper leggere e scrivere, oggi la nuova alfabetizzazione passa attraverso le nuove tecnologie digitali e Internet. Per questo", ha annunciato il ministro, "abbiamo allo studio misure che consentano anche ai lavoratori, pubblici e privati, di accedere all’acquisto di un pc a condizione di favore". Se continueranno le misure agevolative per facilitare l’inserimento nelle famiglie dei nuovi computer che permettono una ampia e diffusa connessione e utilizzo di internet, sarà necessario pensare anche ad altri soggetti che oggi contribuiscono a mantenere alte le statistiche negative italiane in materia di informatizzazione e alfabetizzazione all’uso del Pc. Per questo il ministro ha anche annunciato che nuovi provvedimenti riguarderanno soggetti come casalinghe ed anziani che rischiano di rimanere lontani dal nuovo mondo basato su internet, contribuendo anche con trasmissioni televisive di successo a formare chi fino ad oggi è rimasto lontano dalla tastiera. Con la Rai è stata realizzata la trasmissione "Non è m@i troppo tardi", strutturata in tre parti: 26 lezioni "in chiaro", andate in onda su Raidue tutti i giovedì fino a luglio, con uno share medio del 6,5 per cento; una seconda, più "tecnica", con finalità didattiche e con 3 mila Centri di ascolto nazionali (proprio come per le lezioni televisive del maestro Alberto Manzi), in onda da novembre sul canale satellitare Rai Edu2, articolata in 120 trasmissioni di 30 minuti, ma replicate in chiaro nel palinsesto notturno dalle scorse settimane, con uno share medio del 15,5 per cento; infine, un sito internet dedicato.Una grande attenzione, ed è un aspetto su cui stiamo battendo con particolare insistenza, dovrà essere rivolta verso le persone disabili, sia per permettergli di sentirsi meno soli, o isolati, che per favorire anche nuove esperienze di lavoro attraverso il telelavoro che potrebbe restituire alla vita produttiva molte persone che oggi sono costrette ad una ridotta capacità motoria, nulla perdendo invece della propria capacità creativa o intellettiva. A questa speciale risorsa del nostro paese, come anche ai sogetti individuati dalle misure così ben gestite dal Mit, andrebbero adesso affiancati ulteriori sforzi relativi proprio alla didattica via internet, non solo pensata, come oggi accade, per l’e-learning, ma anche verso la forma molto utilizzata anni addietro dell’autoapprendimento che aiuterebbe tanti a meglio utilizzare le funzionalità innovative offerte oggi dagli strumenti a disposizione.