Un milione di fantasmi   

Caro direttore, è sconvolgente constatare che nella sinistra italiana vi siano delle anime diametralmente contrapposte che contribuiscono a rendere indecifrabili, se non tendenziosi, i comportamenti di ciascuno. Sull’Unità del 5 Ottobre viene ospitato l’articolo dirimente di Carmelo Palma, consigliere regionale radicale in Piemonte, che lucidamente chiarisce perché e come la sinistra, laica liberale e bleiriana, potrebbe e dovrebbe individuare nei radicali, a partire dall’appoggio della finanziaria del ’92 di Giuliano Amato fino al successo di raccolta di firme contro la legge 40 sulla Pma, un grande alleato. Ma l’apparente buona volontà dello stesso Giuliano Amato, nel proporre una modifica parlamentare che eviti il referendum, diventa uno di quei tipici atti che mescolano le carte nell’inutile tentativo di accontentare tutti. Sebbene rientri in un disegno di pacificazione delle tensioni tra maggioranza e opposizione, vedi l’appoggio inevitabile della ministra Prestigiacomo che già aveva dichiarato da mesi di voler lavorare in questo senso, la proposta di Amato trova, per fortuna, il giusto sdegno da parte di gran parte dei Ds, Lanfranco Turci in testa, tesoriere del comitatone referendario. Marco Pannella aveva già chiarito da tempo che non esistono le condizioni e i motivi per cui il parlamento, da questa estate in poi, possa aver cambiato idea rispetto alla legge, come oggi ribadito da Salvi e altri esponenti del fronte referendario, sufficientemente trasversale. Ma la voce di Pannella è sempre più clamantis in deserto, grazie all’oscurantismo mediatico a cui è stato condannato dalla medialità controllata dal Governo (Rai) e quella privata (Mediaset), e ciascuno colga pure l’eufemismo. Lo stesso silenzio avvolge il congresso della associazione Luca Concioni, che si terrà sabato 9 e domenica 10 prossimi a Roma, presso l’Hotel Ergife, che si prefigge di fondare, in quella sede, il “Congresso mondiale per la libertà scientifica”, rispondendo alle aspirazioni transnazionali di tutte le attività radicali. Il presidente della associazione, a cui ha donato il nome, è affetto da una grave patologia a cui la ricerca staminale, negata dalla legge 40, potrebbe dare speranza di cura, come per oltre dieci milioni di malati in Italia. Quel congresso, il suo presidente, il milione di cittadini che si sono mobilitati per proporre il confronto democratico su questi temi, andrebbero trattati meglio di semplici fantasmi, sacrificati sull’altare degli scambi avvenuti, in sede di legislazione, con la Lega. Pur essendo ovvio che il mondo minoritario del cattolicesimo fanatico muovesse e muoverà ogni arma per frenare l’istinto naturalmente libertario degli italiani.