Credito e industria   

La sensazione che si provava a partecipare alla giornata del credito, svoltasi giovedì 31 marzo scorso con la partecipazione delle principali banche a confronto con gli imprenditori, sui cui dettagli si è data ampia cronaca su questa testata, era quella di una nuova aria. Basata specialmente sulla reciproca capacità di ascolto e sulla evidente finalità di percorrere vie comuni per giungere alla meta della reciproca soddisfazione. Quello che va sottolineato rimane la grande partecipazione di oratori tra gli imprenditori, rappresentativi di uno scenario complesso e completo di istanze provenienti sia dalla ampia base di piccole e medie imprese, sia da interessi derivanti da aziende più complesse. Una “democrazia interna”, poco sperimentata negli anni scorsi, che evidenzia il buon lavoro fatto dal vicepresidente di Confindustria, Francesco Bellotti, che dirige i lavori della commissione congiunta con l’Abi per arrivare a determinare un programma di lavoro che stimoli le azioni capaci di soddisfare i desiderata degli imprenditori. E quando Luca Cordero di Montezemolo chiude i lavori del convegno, lo fa con uno spirito costruttivo e di fiducia che evidenzia i grandi passi avanti compiuti, pur sempre all’interno di un sistema di regole e relazioni che vanno mutate e migliorate. Ma quello che deve essere sottolineato ancora è la reale capacità delle associazioni imprenditoriali, l’Unione degli Industriali in testa, di essere effettivi motori del cambiamento, attraverso la partecipazione concreta ai momenti di lavoro e di decisione, specie in ambiti così delicati. Sottolineando come sia ampia la partecipazione delle piccole e medie imprese, ben rappresentate al convegno dal presidente del gruppo Pmi dell’Unione di Napoli, Alfonso Petrillo, che riescono ad aderire in modo sempre più diffuso a Confindustria: In particolare a Napoli grazie al lavoro e all’impegno del vicepresidente Sergio Fedele che sta coordinando le azioni di marketing associativo in modo da creare scivoli di ingresso alle aziende ancora non associate, che potranno rafforzare nei prossimi mesi la già ampia rappresantatività dell’organizzazione provinciale di Confindustria. Riprendendo quel ruolo e quel dialogo con la Regione, negli ultimi anni minato da una evidente reciproca stasi, e che il presidente Giovanni Lettieri sta imponendo attraverso la sua continua partecipazione ai momenti più rilevanti della vita politica e sociale. Mantenendo quel fair play voluto anche da Confindustria nazionale in occasione delle recenti consultazioni amministrative, superate le quali ciascuno dovrà rimboccarsi le maniche per contribuire allo sviluppo desiderato delle nostre aree. Favoriti indubbiamente dalla leadership del Presidente Antonio Bassolino che fin dall’estate scorsa ha promosso quella auspicata collaborazione e coordinamento tra le regioni meridionali, che il risultato elettorale attuale può solo rafforzare, disponendo di interlocutori omologhi negli altri Governatori.