Da Palazzo San Giacomo una tassa sul riscaldamento   

In questi giorni molti cittadini napoletani stanno ricevendo una comunicazione dall’Anea, l’Agenzia napoletana energia e ambiente del Comune di Napoli. La comunicazione avvisa dell’avvento, in tale data e in tale orario, del loro verificatore, munito di valido documento d’identità. Questo signore dovrà accertare l’avvenuta corretta manutenzione dell’impianto di riscaldamento autonomo, cosa buona e giusta come il titolo della campagna: Operazione caldaia sicura. Con qualche piccolo intoppo. Il primo è che per gli impianti di potenza inferiore ai 35Kw, cioè la maggior parte di quelli installati, è prevista la possibilità di autocertificare la manutenzione dell’impianto tramite un modulo tecnico-burocratico (l’allegato H previsto dal Dpr 551/99, scaricabile da Internet dal sito del Comune di Napoli) compilabile solo dai tecnici di manutenzione, il cui elenco delle ditte convenzionate è reperibile in Internet. Peccato che questa autocertificazione per il 2003-2004 andava spedita o consegnata all’Anea insieme ad un versamento di circa 7 euro. Quanti l’avranno fatto? La maggior parte degli utenti del riscaldamento autonomo si troveranno così a dover sborsare i ben 77 euro previsti nel caso che il verificatore non trovi la ricevuta della raccomandata insieme al bollettino dei 7 euro. Non basta. In qualunque caso, quindi anche se in regola con l’autocertificazione, l’utilizzatore dell’impianto dovrà comunque mostrare la dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore insieme al famigerato libretto d’impianto, e far presenziare alla verifica anche il manutentore di fiducia (che dovrebbe rimanere a disposizione durante il periodo di circa tre ore previsto dalle comunicazioni) che certo non è presente gratuitamente. Ultima chicca: il responsabile dell’impianto dovrà “predisporre l’accensione dell’impianto in tempo debito”. Quindi almeno qualche ora prima, con ulteriori spese dei costi orari praticati dai manutentori, oltre al disagio di un appartamento che risulterà riscaldato in pieno ottobre a Napoli. Riepilogando: circa 80 euro di bollettini, almeno altrettanti per le quattro ore di manutentore, una sudata per ritrovare le varie cartacce e “nu calore ‘e pazz’” in casa. Che autunno caldo!