Pandemie e vaccini: quelle strane coincidenze   

E’ difficile non far volare la fantasia nel connettere coincidenze materiali tra loro. Questo accade esplorando il misterioso mondo delle pandemie influenzali, dei virus aviari e non, e dei farmaci con cui si tenta di combatterli. La Glaxo, nota azienda farmaceutica, ha chiesto di recente di sperimentare sull’uomo in Europa un vaccino contro la H5N1, la famosa influenza aviaria.
Questo vaccino è basato su alcune ricerche che provano che l’inoculazione di ceppi di H9N2 e H2N2 possono riuscire a neutralizzare, come provato con sperimentazione sui gatti, gli effetti letali della aviaria di cui ogni tanto, con pause e riprese inesplicabili, ci parlano i giornali e gli organi di governo. Tant’è che le pandemie, epidemia influenzale a livello planetario, sono uno dei temi del G8. Ma come fare a non ricordare che tra l’ottobre 2004 e il marzo 2005 la Meridian Bioscence Inc. ha distribuito per errore, su richiesta dell’associazione patologi americani, in oltre 3.000 laboratori nel mondo, campioni del letale virus H2N2, quello dell’asiatica del 1957? La Meridian ha visto i suoi bilanci raddoppiare da allora, pur avendo commesso un errore così atroce che qualunque governo avrebbe dovuto imporne la chiusura.
La storia dell’aviaria cresce quando a marzo 2005 il governo Usa decide di creare una task force speciale sulle pandemie, puntando al virus H5N1 che aveva prodotto meno di trenta morti all’anno fino a quel momento. Nello stesso periodo in cui il Canada scopre la tragedia annunciata dello spargimento di H2N2 nel mondo. Sparso da Meridian, che bisognerebbe capire come mai possedesse una letale arma biologica, i cui laboratori sono a pochi metri da quelli Glaxo in North Carolina, nel Research Triangle Park, sede di una dinamica azienda, la Rti, che si occupa di politica, incaricata da Usaid di costruire la democrazia attraverso la creazione degli uffici governativi dell’Iraq post-Saddam. Ma Research Triangle International si occupa anche di ricerca sul controllo delle nascite, sull’inquinamento ambientale, sull’energia, e così via. Un bell’intreccio su cui sarebbe bene indagare per non rimanere attoniti quando scopriremo che l’Africa, dopo la strage prodotta dall’Aids, è destinata a soccombere sotto l’onda di virus importati dall’occidente, attraverso l’inquinamento delle falde acquifere, prodotto da tonnellate di grano infetto portato dagli uccelli migratori. E come per l’Aids, senza denaro per potersi curare.