Proibizionismo e droghe: cresce il mercato nero   

I dati sui consumi di sostanze stupefacenti sono sempre lontani dalla realtà con cui quotidianamente conviviamo. Se fanno scandalo i diversi incidenti a personaggi famosi occorsi nelle ultime settimane, coincisi con un paio di azioni di polizia con tanto di arresto di trafficanti albanesi e sequestri da prima pagina, non è chiaro come mai non siano presenti sui giornali gli allarmi per i consumi tra minorenni. Una delle battute ciniche tra gli operatori del settore afferma che la cocaina sia l’unica cosa che l’euro non ha fatto aumentare. Le “dosette” da 10/12 euro di cocaina che circolano tra ragazzini di dodici anni ricordano le stecchette di hashish da 10.000 lire di venti anni fa. L’eroina è ormai bandita, perché riduceva il numero dei consumatori per l’elevata mortalità indotta. Invece a Londra, nel Tamigi, vengono espulsi per vie urinarie circa due chili di cocaina al giorno. Il grande problema che rimane è quello del proibizionismo, opposto alla legalizzazione, al controllo dello stato. Un mercato nero che fattura migliaia di milioni di euro solo in Italia, totalmente esentasse e che giustifica guadagni tali da permettere di preferirli a più complesse entrate oneste. Come si trasformerebbe il nostro Pil se si annullassero i costi sociali derivanti dal proibizionismo? Si otterrebbero immediate riduzioni di spese per le forze di polizia e di giustizia impegnate nella repressione, per il mantenimento dei detenuti legati all’uso e spaccio, per le strutture sociali e sanitarie coinvolte nel tentativo di ridurre il danno. Si permetterebbe di far risparmiare alle famiglie diversi miliardi di euro, se le sostanze legalizzate fossero vendute dallo stato con immediato crollo dei prezzi. E immediato disinteresse della delinquenza, con il crollo del marketing che sottintende alle operazioni di gestione del mercato nero, marketing feroce ed attrezzato, fino alle induzioni di dipendenza tramite miscelazioni sempre peggiori. Insieme al vantaggio che i nostri ragazzi non dovrebbero avere a che fare con tanti criminali.