Intolleranze di ieri e di oggi   

E’ vergognoso, oltre che inutile e poco intelligente, il comportamento di alcuni ragazzini che, usando il simbolo di Forza Nuova, hanno tentato di disturbare i lavori del convegno organizzato per festeggiare i dieci anni della Fondazione Liberal, presieduta da Ferdinando Adornato (Fi). Vergognoso non tanto per la metodologia aggressiva con cui è stata inscenata una protesta con lancio di volantini e irruzione nella sala dove si svolgeva il convegno. Ma per le frasi e gli slogan adoperati, che sottolineano l’ignoranza e la confusione mentale in cui versa questa gioventù. Spesso pilotata da plagianti mani adulte. Con il fascismo di allora, che voleva combattere il “complotto giudaico-massonico-capitalista”, che ancora è capace di nominare il famigerato libello sui “Saggi di Sion”, un noto falso della propaganda antisionista precedente il nazismo. Con l’ignoranza che individua in “Liberal” una sede in cui volantinare la frase “Progressisti ieri, neocons oggi, sionisti mondialisti guerrafondai sempre! No alle guerre di Israele! Via le truppe italiane dall’Iraq!”. Frase che si commenterebbe da sola, se non fosse per la necessità di sottolineare che Israele, oggi come allora, subisce sistematici attacchi dalle forze della destra più retriva, quella che accomuna all’antisemitismo un elevato antiamericanismo. Ma che continua a parlare di un popolo come di una razza, ignorandone la costituzione, da quasi quarant’anni, in stato democratico, con tanto di parlamento e addirittura di opinioni, posizioni e idee diverse proprio con quella stessa distinzione di “destra” e “sinistra” che ancora ci trasciniamo dietro in tutti gli stati democratici. Errore, compiuto dai fascistini di oggi, che viene compiuto in egual modo dalla sinistra che si identifica nel mondo noglobal, dei cosiddetti movimenti. Basta infatti aprire la prima pagina del sito italiano di Indymedia, una specie di rete di informazione alternativa, per trovarvi una bella immagine di una bandiera israeliana sormontata dalla scritta “boicotta Israele” e un simbolo di divieto rosso sovrapposto. Immagine che fa da introduzione ad una serie di articoli che non si pongono a favore o contro di questa o quella forza politica israeliana, inserendosi per esempio nel dibattito interno di quel paese, commentandolo, rispetto ad argomenti come muri, interventi militari, confini o altro, di cui pur si discute in Israele. Ma semplicemente denigrando e aggredendo una intera nazione, e la sua bandiera appunto. Quella sinistra, come quella destra, continua a cercare nasi adunchi e complotti universali. Forse è giunta l’epoca in cui il nostro paese indichi una retta via per le anime di tanti, così poco dotati delle minime risorse per effettuare valutazioni semplici. E forse l’indicazione più semplice ed efficace potrebbe essere quella di raccogliere il suggerimento di Marco Pannella di nominare senatore a vita il rabbino Toaff nel parlamento italiano. Facendo poi seguire i dovuti approfondimenti sul tema nelle scuole della nazione.