Sargenti, Boito e Richardson   

Attendendo Palazzo Roccella, un altro palazzo napoletano apre le sue porte alla cultura. Con la collaborazione della Changing Role Move Over Gallery di Guido Cabib, sabato 5 marzo alle 21 sarà inaugurato lo spazio “Rosario Farina Haute Couture” a Palazzo Cellammare in Via Chiaia a Napoli, con l’esposizione di una selezione di immagini tratte da Kibosh, l’opera più recente e scandalosa di Terry Richardson. Sensuali ed eccessive, trasgressive fino al limite estremo della pornografia, le opere in mostra sono l’espressione dell’estro di uno dei più interessanti fotografi contemporanei. Con quest’ ultimo lavoro Richardson indaga il rapporto esistente tra fotografia, sessualità e provocazione. Fotografo-icona del fashion-system internazionale, Richardson è stato definito “l’Helmut Newton contemporaneo” per la ricerca di immagini fortemente erotiche. Ovviamente, per il contenuto esplicito delle immagini, l’ingresso sarà proibito ai minorenni. Ma prima di questa serata così calda, Guido Cabib ha realizzato un ulteriore doppio colpo per venerdì 4 marzo alle ore 19,30 presso la Changing Role Main Space e la Changing Role Project-Room, in Via Chiatamone 76 a Napoli, inaugurando “Come il Giorno e la Notte” di Anna Sargenti e “Pimp” di Maria Luisa Boito. Come il Giorno e la Notte è un racconto poetico-visivo in cui la pittura si fonde con la parola, e le immagini archiviate, trafugate e reinterpretate, associate alla poesia attraverso affinità elettive, divengono un pretesto per narrare un pensiero collettivo, come la paura della morte e insieme la dolcezza del suo silenzio. Il giorno e la notte, la vita e la morte diventano metafora del tempo, un tema ricorrente nel lavoro dell’artista: “ La coscienza della morte nasce dalla lucida consapevolezza che anche il silenzio della morte è parola, che la morte esiste soltanto come declinazione e possibilità del linguaggio” (A.Bonito Oliva 1999). Anna Sargenti, romana di nascita ma napoletana di adozione, è presente da anni nel panorama artistico italiano. Sue opere sono esposte in permanenza nella Metropolitana di Napoli (Stazioni di Salvator Rosa e Piazza Medaglie d’Oro). E’ presente nelle collezioni del Museo d’Arte Contemporanea di Belgrado, del Memorial Hall di Taipei e del Lands Museum di Bonn Tra le mostre personali ricordiamo Blanc est l’ame, Prigioni di Castel dell’Ovo (2003), e Ri-tratti a cura di A. Bonito Oliva, nella Sala Dorica di Palazzo Reale (2000). Pimp è il progetto site specific concepito per la Project Room della Changing Role da Maria Luisa Boito. L’artista italo-americana presenta una serie di raffinate sculture in tela di bronzo, un materiale solitamente utilizzato per realizzare i filtri dei motori che la Boito plissetta rendendolo duttile come un tessuto con una tecnica che ha brevettato nel 1992.Pimp è la storia di un viaggio attraverso il corpo femminile percepito tramite un sottile gioco di disvelamento. Dalle superfici esterne convesse, quasi congelate nella tela metallica si accede ad un interno soffice e vellutato, dove la materia accenna voluttuosa alle forme più nascoste del corpo femminile (Unfolded), presentato nello “spazio scenico” della cornice, ed inserite su un fondo di velluto nero a suggerire delle quinte teatrali. Eventi da non perdere, quindi.