Le donne in politica: un valore da conservare   

Ha ragione Anna Maria Carloni quando afferma l’indispensabilità del ruolo delle donne in politica, confermando una proposta di candidatura femminile per il prossimo sindaco di Napoli. La marcia contro la criminalità organizzata a Locri ha creato una nuova figura simbolica in politica: il sindaco donna meridionale. Vedere Rosa Russo Iervolino sottobraccio ad Eva Catizzone, sindaco di Cosenza, ha sottolineato un doppio impegno e un forte legame. Essere donna nel Sud è ancora una forte sfida, se si pensa alla squallida arretratezza ancora espressa nei confronti delle donne e nelle generazioni di uomini che fanno politica nelle nostre zone, carenti di un rinnovamento significativo negli organi dirigenti. Se il problema è anche nazionale, come dimostra il Parlamento quando con posizioni bipartisan boccia le quote femminili nelle liste elettorali, le amministrazioni locali stanno dimostrando la valenza delle donne al Governo, come già avviene in quei sempre meno rari casi in cui le donne divengono manager aziendali. Nessuno può non prestare attenzione a come, in barba anche al dettato costituzionale, ci sia da intervenire per sfaldare le roccaforti maschili all’interno delle Università, come nella sanità, dove la presenza di donne in posizione di vertice è assolutamente sproporzionata al numero di donne che invece lavorano in queste aree. Contro il sessismo c’è ancora molto da compiere, quindi, ma è probabile che lentamente prevalga il buon senso, che deve evidenziare in particolare come le donne siano un valore aggiunto innegabile. Valore che inizia ad essere misurabile laddove le donne acquisiscono posizioni di potere, svestendo le organizzazioni di carenze etiche e disfunzioni goliardiche di cui i maschi sanno ben circondarsi. Che sia proprio la maggiore capacità di efficienza e serietà operativa a terrorizzare chi cerca ancora di mantenere una disparità tra l’esistente e l’agito, tra la numerosità esterna femminile e la loro rarefazione interna agli organi di potere? Un buon modo per intervenire, senza rimanere alla finestra, potrebbe essere proprio quello indicato dalla Carloni, riconfermando una candidatura femminile al prossimo governo della città napoletana.