Il Mit e la sua eredità operativa: non disperdiamone i risultati   

Un altro tassello nell’impresa di Lucio Stanca, Ministro per l’innovazione e la tecnologia, si è inserito nel grande sforzo compiuto negli ultimi anni sui diversi fronti aperti per rendere sburocratizzata e competitiva l’Italia. Dopo aver risparmiato la distruzione di migliaia di ettari di bosco, con l’avvento dell’elettronica per archiviare e comunicare senza uso di carta nella Pubblica amministrazione, dopo aver lanciato programmi destinati a centinaia di migliaia di famiglie per la diffusione di internet e personal computer, dopo aver aperto le porte dello Stato alla modalità open source, in grado di far risparmiare centinaia di milioni di euro, il Mit lancia a Seattle l’iniziativa Investinitaly, realizzata insieme all’Ice e a Sviluppo Italia. Giunto in America per illustrare ai rappresentanti di società altamente tecnologiche e di venture capitalist l’attrattività italiana per gli investimenti high-tech, Stanca è stato accompagnato da Mauro Sentinelli, direttore generale di Tim International e guru dell’innovazione italiana, che ha dichiarato in occasione dell’annuncio di incremento degli investimenti delle americane Cisco System Inc. e Micron Technology in Italia: "Conviene investire in Italia perchè il nostro Paese non è più quello della pizza e dei mandolini, come veniva presentato nella cinematografia di successo, ma è un Paese tecnologicamente molto avanzato. Ad esempio nel campo del wireless, siamo partiti per ultimi nella sperimentazione, ma dopo soli sei anni siamo diventati il primo mercato radiomobile europeo e ora siamo i primi ad aver intrapreso la strada dell'Umts. Siamo il Paese leader per l'innovazione, e la nostra eccellenza ci viene riconosciuta anche dalla Gsm Association. Siamo un Paese estremamente avanzato anche nel settore della sicurezza soprattutto in quello dell'identificazione della persona". Il lavoro del Mit si affianca così agli sforzi dell’industria dell’innovazione per migliorare la performance del nostro paese. Occorrerà grande attenzione a non disperdere i risultati fin qui raggiunti quando, dopo le prossime elezioni politiche, un nuovo ministro sarà assalito dagli scontenti di oggi, sempre presenti, anche a danno del mirabolante lavoro compiuto da un grande manager prestato alla politica.