Criminalità, ordine e relative responsabilità   

Oggi si tiene l’assise dell’Unione degli Industriali di Napoli, della cui Giunta mi onoro far parte. Tra i temi scottanti posti all’ordine del giorno v’è quello della sicurezza, di cui vanamente attenderemo note dal ministro degli Interni che pare abbia scelto di non confermare la sua partecipazione. Peccato. Perché ci avrebbe fatto piacere conoscere la sua posizione rispetto ad alcuni punti. In primo luogo partendo dallo stato delle sedi di Polizia nella nostra provincia, che tra crolli, sfratti e infrastrutture tecnologiche fatiscenti, ben rappresentano le scelte del governo di tagliare i fondi a loro destinati negli ultimi anni. Avremmo voluto ascoltarlo in merito alle azioni compiute per sradicare il traffico di droga nell’area di Secondigliano, crocevia per tanto mercato nostrano, e sapere se a conoscenza della terminata recrudescenza dei tanti omicidi avvenuti, pare solo per ordine dei veri padrini o padroni della materia. Avremmo voluto chiedergli se ritiene che le telecamere possano ridurre il racket sugli esercizi commerciali e sulle opere edili; se le confische dei motorini e motocicli vengono praticate anche alla Sanità, ai Quartieri Spagnoli, a Miano, Mugnano, Pozzuoli e Ottaviano, o solo a Mergellina e a Piazza Municipio, luoghi palcoscenici; se ha individuato i guardaquartiere che controllano il territorio, se ha stroncato il malaffare che finanzia molte attività solo apparentemente lecite, meglio note come catene di lavanderie, ormai pienamente insediate anche nei “salotti buoni” della città; se è riuscito a convincere le imprese del nord e straniere che non verranno taglieggiate fin dall’acquisto dei terreni per i loro insediamenti, da scegliere in zone precise, indicate dai bene informati. Saremo tra noi, invece, con i governanti delle entità concentriche locali: città, provincia e regione. Tutti consapevoli che il colore diverso dei governi indicati rende ostico il governo centrale sia ad effettuare interventi, sia a erogare i fondi dovuti nei tempi corretti. Se abbiamo suggerimenti? Nessuno, se non quello di sforzarsi di non farci passare del tutto la voglia di continuare la quotidiana impresa del fare, unica nostra competenza.