Capitalia diventa sempre più olandese   

Bankitalia dovrà autorizzare l’ultimo atto della querelle padana relativa al tentativo da parte della Bpi di conquistare il capitale di Banca Antonveneta. Tentativo fallito, con carte legali che volano a destra e a manca, intrecciate a intercettazioni telefoniche e insider trading più o meno chiariti. E’ infatti l’olandese Abn Ambro che metterà tutto a tacere, se Bankitalia si pronunzierà favorevolmente alle diverse Opa che condurranno al controllo totale dell’Antonveneta. Tutto come previsto e desiderato dai forti gruppi d’interesse coinvolti in questa operazione, che ne nasconde una più complessa e articolata, come avemmo modo di indicare qualche settimana fa. Grazie alle quote in possesso diretto e a quelle di scambio reciproco con Antonveneta, Abn Amro potrà controllare più decisamente Capitalia, il gruppo di Cesare Geronzi, di cui fanno parte Banca di Roma, Banco di Sicilia, Bibop Carire, Mcc, Fineco, ma anche Irfis, Immobiliare Piemonte, Società Esattorie Meridionali, Trevi Finance ed altre. Già si parla di fusione Capitalia-Antonveneta, anche se l’operazione non solo sarebbe prematura, quanto inutile. Poiché la scalata di Capitalia per l’Abn è più facile di quanto sia noto, specie se si presta attenzione alle ultime decisioni prese dal Cda di Capitalia nei suoi piani futuri. La trasformazione di Capitalia in banca totalmente aperta al mercato permetterà operazioni di controllo molto più celate di quelle auspicabili in un mercato ordinato. Già Deutsche Bank deve difendersi da comportamenti non perfettamente ortodossi di cui è accusata in alcuni scandali e crack finanziari italiani. Che il vero obiettivo di tanto interesse estero per il nostro mercato di risparmi sia legato a previsioni catastrofiche prossime, da cui trarre maggior profitto possibile senza darne conto, come accaduto nel mercato argentino produttore dei famosi e scandalosi bond? Il terrore è dato dall’aver avuto la piena certezza di come funzionino gli organi di controllo in Italia, senza sfatare il dubbio che avrebbe potuto anche essere già tutto organizzato per ottenere il massimo con il minimo sforzo. Compreso qualche utile cambio di vertici istituzionali.