Da Picasso ai film sperimentali, l’arte è tornata a Napoli   

Con “Minotauromaquia: Pablo en el labirinto”, dedicato a Pablo Ricasso, si aprirà oggi 19 ottobre alle 20,00, presso il Teatro Augusteo di Napoli, la rassegna Artecinema, Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea, giunto alla sua XI edizione. Curato dalla passione instancabile di Laura Trisorio, il festival darà luogo ad una kermesse che si concluderà il 22 ottobre, con proiezioni dalle 17 alle 24 di film, suddivisi in tre aree tematiche: arte e dintorni, architettura, fotografia.
Le proiezioni saranno intervallate da interventi di artisti e dibattiti con il pubblico, che potrà guardare opere di nomi importanti come Bruce Nauman e Paul Klee insieme a film sui protagonisti del movimento Dada, su Carmen Herrera, Günther Uecker, Richard Tuttle, Vanessa Beecroft, Julian Schnabel, Jannis Kounellis, Sol Lewitt, Emilo Tadini, Umberto Manzo, Cai Guo-Qiang, Laylah Ali, Krzysztof Wodiczko, Ida Applebroog, sui dipendenti del Museo Hermitage di San Pietroburgo, sulla Street Art, sulla Secessione viennese; sugli architetti: Peter Eisenman, Álvaro Siza, Norman Foster, Santiago Calatrava; sui fotografi: Mario Giacomelli, Don McCullin, Paul Thorel.
In contemporanea altri rilevanti eventi affollano l’agenda dei collezionisti napoletani, a cominciare dalla presenza obbligata alla Changing Role Move Over Gallery, in Via Chiatamone 26 a Napoli, dove venerdì 20 ottobre alle 19,30 si inaugura “POW-WOW”, la prima mostra personale a Napoli di Robert Gligorov, artista macedone che ha stemperato i toni eccessivi e provocatori degli esordi a favore di una rinnovata monumentalità, caratterizzata da un’inquadratura allargata e da una maggiore attenzione per il paesaggio, come nelle opere realizzate espressamente per la galleria di Guido Cabib, in cui tramite, un’auto-rappresentazione ironica, Gligorov si racconta per paradossi che destabilizzano lo spettatore.
Ieri, 18 ottobre, si è invece inaugurata, presso la galleria di Arte Contemporanea di Umberto Di Marino in Via Alabardieri 1 a Napoli, la mostra “Agent Provocateur” di Francesco Jodice, articolata su due progetti, “What We Want” che dà conto di una nuova esperienza dei luoghi, che nella coscienza di chi li abita abbandonano sempre più la loro caratterizzazione peculiare a vantaggio di una nuova condivisione sociale del territori, e “Hikikomori”, che invece, costituisce il punto finale di una riflessione su un modo estremo di ribellarsi alla società attraverso la propria sottrazione fisica ad essa. Se questo fine settimana si è in dubbio sul da farsi, una passeggiata culturale a Napoli potrà essere la scelta migliore.