Governare l'innovazione   

Caro direttore, i dati presentati da Assinform, l’associazione nazionale dei produttori di tecnologie e servizi per l’informazione e la comunicazione, relativi al primo semestre 2004 sono al tempo stesso incoraggianti e deludenti. La crescita complessiva del comparto è pari all’1,8 per cento su base annua, ma con le telecomunicazioni mobili (+3 per cento) che fanno da traino per l’informatica, ancora una volta in calo (-0,5 per cento). I dati vanno letti con attenzione da parte di chi vuole disegnare le strategie da adottare per migliorare i profitti in questa area. La debacle annunciata delle vendite di hardware è disegnata dall’aumento delle unità vendute a dispetto del calo del fatturato, determinato dal naturale diminuire dei prezzi. Ma non bene vanno anche i servizi It: “La crescita complessiva del mercato Ict è debole, e l’informatica non dà segni di ripresa - commenta il presidente di Assinform Pierfilippo Roggero —. Per il terzo anno consecutivo il nostro Paese investe poco in strumenti e servizi, essenziali per l’innovazione”. Sono proprio le Pmi che sembrano non comprendere come dall’innovazione potrebbero ricavare maggiori profitti, specie in un periodo di stagnazione come quello attuale che richiederebbe maggiore attenzione alle analisi gestionali informatizzate e alle nuove possibilità di fare sistema e marketing con l’ausilio della larga banda. Anche e sopratutto quella mobile. Leggendo i dati in modo trasversale e aggregandoli diversamente risulta infatti evidente che l’informatica in mobilità cresce con numeri a due cifre. Se si unisce infatti un aumento del 4,4 per cento dei Notebook portatili, che raggiungono il 41 per cento delle unità Pc vendute contro l’appena 26 per cento del 2001, al segnale che giunge dall’aumento del 28,3 per cento dei servizi a valore aggiunto (Vas) offerti dalla telefonia mobile, la strada dello sviluppo diviene evidente. Investire quindi nell’offerta di servizi e software legati alla disponibilità di Edge e Umts, canali organizzati come Internet, e sul mix di offerta hardware che insieme ai notebook vede anche i palmari evoluti, è una grande opportunità. Sfruttabile anche riciclando le competenze già acquisite e l’ampia disponibilità di soluzioni offerte a livello planetario, semplicemente da integrare con le esigenze del mercato. Il rapporto Assinform conclude condividendo le strategie disegnate da Confindustria, con un appello finale al governo perché sostenga l’innovazione, insieme ad un ripetuto richiamo alla necessità di fare sistema e di migliorare l’etica d’offerta, garantendo una migliore qualità e regole più certe nelle forniture Ict. Ma una grande spinta arriverebbe anche da un’auspicata drastica riduzione dei costi di connettività mobile e dall’apertura delle compagnie di Tlc mobile al mercato dei produttori di software per le Pmi.