La trappola di Bondi   

Caro direttore, mentre si avvicina la scadenza del 20 settembre, data limite per firmare il referendum per l’abrogazione della vergognosa legge per la procreazione medicalmente assistita, i partiti si muovono per scongiurare, ciascuno a modo proprio, di essere travolti dalla capacità del popolo italiano di essere cattolico ma attento alle libere scelte in fatto di diritti, come già avenne per aborto e divorzio, condannabili in sede di etica cattolica, ma leciti in uno Stato laico. A nessuno sarà sfuggita l’anomalia delle dichiarazioni di Bondi, Forza Italia, tese all’allargamento della CdL verso Mastella e Radicali. Questo dopo anni di “conventio ad escludendum”, come Marco Pannella chiama l’isolamento mediatico in cui lo hanno posto Rai e MediaSet, insieme ai maggiori quotidiani. Mediaset è stata appena condannata dal Garante per non aver dato spazio sufficiente alle informazioni intorno alla campagna di raccolta firme. La campagna, tesa a discutere del danno che la legge pone nei confronti di coppie con disagi di fertilità e danni alla ricerca scientifica, viene sempre spostata sul tentativo di dare riconoscimento giuridico alla figura di poche cellule fecondate. A questa campagna, con i Radicali, ci sono il Movimento di Antonio Di Pietro e Rifondazione Comunista, insieme ad un’area laica che passa trasversalmente per i partiti. Se da un lato le tentazioni Neocon di alcuni dirigenti Radicali possono affascinare Bondi, insieme ad alcuni punti programmatici sensibilmente liberali, non è semplice cogliere la forza della provocazione lanciata mentre si tenta una simultanea alleanza con la massima espressione, non me ne vorrà il papalino Rutelli, di cattolicesimo di sinistra. Sembra più plausibile che la boutade forzista risieda nella necessità di spezzare la tentazione altrettanto forte di larga parte della base radicale di mantenersi transpartitici, alleandosi anche con la tanto vituperata sinistra su temi fondamentali, creando uno spazio di respiro liberale-socialista, in cui potrebbero confluire molti delusi della CdL. A dieci anni dalla brutta esperienza fatta, auguriamo a Pannella di avere la forza di contribuire di più alla costruzione di un nuovo fronte laico, esaltando la libertà di una doppia tessera ai propri iscritti. Trattando antiproibizionismo e filoamericanismo, cellule staminali e riforma dello statuto dei lavoratori, senza preoccuparsi di dire qualcosa di sinistra o di destra, senza preoccuparsi di offendere oggi Fini e domani Rutelli. Per non parlare del ministro Giovanardi che ha sentito il caso di utilizzare Hitler per la sua personalissima campagna contro la raccolta di firme. Quella di Bondi è una palese trappola, troppo semplice da leggere perché tragga in inganno chiunque.