Omaggio a Franco Cuccaro   

Dal 21 al 23 gennaio si terrà a Milano, presso l’hotel Leonardo da Vinci, il terzo congresso dell’Associazione Luca Coscioni, che pende il nome dal presidente di Radicali Italiani affetto da sclerosi laterale amiotrofica, massimo esponente della battaglia per la difesa dei referendum abrogativi della discutibile Legge 40/2003 in materia di fecondazione assistita e ricerca sulle cellule staminali, richiesti da oltre un milione di Italiani firmatari. Su questi temi e sulla preparazione al congresso torneremo nei prossimi giorni. Al congresso mancherà però la presenza di Franco Cuccaro, già fondatore e presidente della sezione napoletana dell’Aisla, stroncato il 16 dicembre scorso da una crisi respiratoria. Lo ricordiamo trascrivendo il suo intervento al primo congresso dell’associazione Luca Coscioni, in cui intervenne con il suo sintetizzatore vocale con queste parole: “Io sono qui presente anche per dare voce alla maggioranza di chi vorrebbe urlare ma non può farlo perché la malattia glielo impedisce; la nostra difficile e drammatica condizione, noi l’abbiamo affrontata con estremo coraggio, anche se il processo è stato lungo e molto sofferto, a dire poco, riuscendo a trasformare la nostra condizione in uno strumento per i nostri diritti, anche se il nostro corpo è diventato un simbolo che indica quanta strada deve compiere la scienza, affinché nessuno ci dica più: è un handicappato, quasi un vegetale, se viva o muoia non ha importanza! E tutto ciò solo perché hanno deciso che qualche migliaio di cellule indifferenziate è un individuo! E noi cosa dovremmo essere? Quanta compassione nutro verso coloro che stanno vanificando l’impegno dei nostri ricercatori riguardo alla clonazione terapeutica. Si ascolta solo: Bloccate qua, sospendete là, oscurate lì; ma io chiedo: dove porterà questa sindrome paralizzante, migliaia di ammalati? Siete forse complici di chi sta distruggendo i nostri sogni e le nostre speranze? Il mio pensiero sovente corre a coloro che amorevolmente si prendono cura di noi 24 ore su 24, con un rapporto di dipendenza che, in qualche modo, nega loro la libertà di condurre una propria vita; e ringrazio sempre i miei genitori, che sono divenuti parte integrante della malattia, senza che accusino mai nessuna stanchezza (ma per quanto tempo ancora?)”. La negazione della speranza di oltre dieci milioni di malati in Italia sono anche legati alla necessità di difendere la libertà di ricerca scientifica, così come hanno dimostrato i risultati ottenuti dai referendum su questi temi svoltisi in Svizzera e in California. Per conoscere e partecipare a questa significativa lotta di libertà si può consultare il sito www.lucacoscioni.it, ricordando insieme a Luca Coscioni i versetti 45 e 52 del capitolo 11 del Vangelo secondo Luca: "Guai a voi, dottori della legge, che avete tolto la chiave della scienza. Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l’avete impedito" e "Guai a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito".