Aspettando nuove soluzioni per la spesa sanitaria   

L’attuale crisi del sistema sanitario regionale passa per la soluzione di numerose difficoltà a cui non sarà semplice dare soluzione. Ma la presenza di un profondo conoscitore della materia, come il nuovo assessore regionale Angelo Montemarano, genera speranze che, se disattese, produrranno uno dei più grandi crack pubblici mai realizzati in precedenza. La tentazione di risolvere i problemi imponendo un aumento diffuso dei costi sugli utilizzatori può essere condivisa solo se preventivamente immaginata chiusa in un breve arco temporale e solo se corroborata da celeri e strutturati provvedimenti di contenimento della spesa. Per esempio imponendo un sistema unico di contabilizzazione delle spese, istituendo concentramenti nelle politiche d’acquisto e obbligando alla instaurazione di efficaci sistemi di controllo di gestione. La condivisione delle notizie contabili può essere effettuata tramite sistemi condivisi di gestione dei dati, sul modello del cosiddetto “supercup”, che non imponga nuove spese sui sistemi informativi interni, spesso differenziati tra i diversi enti, ma che obblighi al travaso delle transazioni in un unico sistema di controllo regionale. Come avviene già per altre aree della finanza regionale, si potrebbero immaginare gare uniche per le necessità di approvvigionamento di molti “consumabili” del settore sanitario, dalla cancelleria alle valvole cardiache, gestite attraverso la concentrazione delle richieste di approvvigionamento in un unico sistema informativo. Imponendo, infine, l’utilizzo di moderni sistemi di controllo di gestione che permettano agli enti coinvolti di mantenere un costante controllo degli scostamenti tra budget e consuntivo, di ricevere allarmi automatici e di previsione sugli andamenti della spesa, di misurare e contenere eventuali sprechi. Sarebbero azioni coraggiose che certamente dispiaceranno a chi oggi trae profitto dal dissesto in essere, che potrebbe però attrezzarsi per contribuire al miglioramento, assicurandosi posizioni di maggiore stabilità grazie alla eventuale possibilità di contarsi poi tra i pochi interlocutori con cui rapportarsi in un sistema più articolato su scala regionale. Se rimane qualche dubbio sulla necessità di collaborare tutti al successo dello sforzo di razionalizzazione e contenimento della spesa, basti ricordare quel racconto napoletano in cui, alla fine, si perdono Filippo ed il panaro.