Le brutte figure della Nasa e i dubbi sulla missione lunare   

Era il gennaio 1997 quando David Percy pubblicava su ForteanTimes 94 il servizio “The dark side of the moon landings” che commentava, con diverse foto a supporto, i supposti allunaggi americani avvenuti tra il 1969 e il 1972.
Dimostrando diverse irregolarità nelle foto, in particolare date dalla disposizione non omogenea della direzione delle ombre e dal fatto che in molte foto le tute apparivano illuminate anche dal lato opposto alla fonte di luce solare, a dispetto della totale mancanza di atmosfera, e in contrasto con il lato totalmente oscuro delle rocce quando non illuminate. Il servizio, ancora reperibile sul sito della rivista, fece molto scalpore, portando diversi autori a cimentarsi in numerosi articoli e libri a favore della teoria che gli allunaggi altro non fossero che montature medianiche del governo Usa. Tra loro ricordiamo Bill Kaysing, già ricercatore della Rocketdyne, società fornitrice dei motori dell’Apollo, autore del libro dal titolo esplicito “We never went to the moon”, del 1976, imitato anche da Bill Brian che pubblica “Moongate” nel 1982. Kaysing fu poi appoggiato da Ralph Renè che pubblico “Was it only a paper moon” (1994) e “Did Nasa Moon America?”, come ricorda Rogier Van Bakel in un articolo pubblicato da Wired nel 1999. Van Bakel tenta di ricucire le diverse fonti insieme ad alcuni commenti autorevoli che smentiscono la tesi cospirativa, come fa anche Paolo Attivissimo sul suo ormai famoso sito antibufala.net.
Perché l’argomento ritorna in auge? Perché in piena estate, il 16 agosto scorso, la Nasa, con la nonchalance più sfacciata della storia, ha dichiarato nientedimeno di aver smarrito i filmati originali del primo allunaggio umano, quello del 20 Luglio del 1969 con Neil Armstrong . Lo ha dichiarato il portavoce della Nasa, Grey Hautaloma, che ha aggiunto che le videocassette smarrite, le uniche ad alta risoluzione, sono oltre 700! E che, ovviamente, se pure fossero ritrovate, sarebbero illeggibili per il troppo tempo passato. E come fare a non andare a frugare meglio tutte le teorie che vogliono gli Usa aver prodotto una megatruffa globale del valore di 25 milioni di dollari? Andando a leggere in giro, anche superficialmente, non si può non convenire con David Percy sui forti dubbi sollevati oltre dieci anni fa, trovando quasi ridicole le motivazioni contro le sue evidenze, come quelle citate per esempio proprio da Attivissimo. Che sembra far parte di quel club di mascheramento alle teorie antiamericane delle cospirazioni governative, spesso così maldestre da rendere indispensabile l’approfondimento di ciascuno.