Internet in sala d'aspetto   

Caro direttore, il recente studio della Camera di Commercio di Milano sull’aumento degli Internet Point in Italia, insieme ai dati specifici che riguardano il Sud e la Campania, sono estremamente incoraggianti se si è convinti che l’uso diffuso di questo strumento porta sviluppo e crescita culturale. Sarebbe utile se i Pc connessi in rete fossero disponibili anche in altri luoghi, in modo da rendere pervasivo il loro utilizzo anche verso quell’utenza meno attenta o meno fornita dei mezzi per possederlo in casa. Nonostante vi siano diverse iniziative regionali e nazionali che cofinanziano l’acquisto del Pc a studenti e giovani. L’Internet Point inizia a divenire quindi anche un business redditizio, e speriamo presto di vedere comparire anche nei supermercati e nei centri commerciali delle postazioni utilizzabili a pagamento. Nella pazza Italia, malata di Hi-Tech consumer, nessuno si meraviglierebbe se cominciassimo ad avere postazioni di cortesia anche nei luoghi dove siamo soggetti a snervanti attese: dagli studi di medici e avvocati agli uffici postali, dal parrucchiere all’agenzia di viaggi, dai tribunali ai comuni, come nei maggiori uffici pubblici. Semplici postazioni da cui si “naviga” liberamente e non necessariamente totem informativi dell’ente. Potremmo così, prima o dopo aver fatto la spesa o inviato una raccomandata, mandare o leggere un’email, chattare con amici, disporre operazioni bancarie, o ridurre lo stress da attesa mentre ci stiamo per sottoporre al salasso di un professionista che dovrà dirci come stiamo in salute, estirparci un dente o informarci sull’esito di una causa. Un ottimo sostitutivo di quelle riviste poco igieniche che spesso troviamo ad attenderci, divise tra quelle tediose gossippaiole e quelle specialistiche, comunque sempre vecchie e spiegazzate. Qualche anno fa il titolare di una catena di negozi, di abbigliamento e accessori giovanili american-style, disse di volerne mettere almeno uno in ciascuno dei suoi circa cento punti vendita, tra diretti e in franchising, per invogliare comunque i giovani ad entrare: una ottima idea di marketing. Se lo facessero colossi come Autogrill e Benetton, se si attrezzassero anche solo il dieci per cento delle catene commerciali nazionali, il numero delle postazioni utilizzabili segnerebbe una seria impennata sul grafico delle postazioni pubbliche disponibili. Muterebbe ancora un po’ il nostro stile di vita, ma sarebbe uno stimolo ad avvicinarsi ai Pc da parte di più persone. Grazie anche alla notevole riduzione dei costi rispetto al passato, abbiamo la possibilità di replicare l’anomalia italiana per diffusione che abbiamo realizzato con i telefonini: quale imprenditore arriverà primo in questa nuova sfida sull’innovazione?