Fitti agevolati, aderiscono in pochi   

Anche Napoli è tra i 52 capoluoghi di provincia nei quali è possibile stipulare i contratti di locazione regolamentati che consentono sgravi fiscali per i proprietari e i contribuenti. E’ quanto chiarisce in un comunicato la Confedilizia che tira le somme dell’esito delle trattative per i contratti di tipo agevolato (3 anni più 2), transitori (da 1 a 18 mesi) e per studenti universitari (da 6 a 36 mesi). Frutto di quanto previsto dalla Legge di riforma delle locazioni urbane (n. 431/’98) e dal D. M. del 30.12.2002 in materia, pubblicato nel supplemento ordinario n. 59 alla Gazzetta Ufficiale n. 85 dell’11 aprile 2003, detto anche Decreto Martinat, dal nome del Viceministro firmatario con il ministro Tremonti, ciascun accordo individua le fasce entro cui ci si può avvalere dei benefici come le agevolazioni fiscali erariali (Irpef, Irpeg, imposta di registro) relative ai proprietari (solo per i contratti agevolati e per i contratti per studenti universitari), e, in qualsiasi Comune, agli inquilini (solo per i contratti agevolati). Sarà poi ogni comune a prendere decisioni in merito alle agevolazioni Ici in favore dei proprietari che stipulino contratti regolamentati dei tre tipi. Valutare con cura le agevolazioni dovrebbe permettere anche una emersione dalle situazioni irregolari di affitto, che comportano un “risparmio” solo apparente, se commisurato ai rischi, non solo di sanzioni in caso di accertamento del reddito, ma anche di responsabilità civile e di recupero di inadempienze che l’assenza di un regolare contratto non possono ben tutelare. Oltre alle conseguenze gravissime della non comunicazione agli uffici di Pubblica Sicurezza, che possono arrivare ad esempio al favoreggiamento per reati gravi, non ultimo quello di terrorismo. Purtroppo c’é da sottolineare anche come siano solo 8 i comuni capoluogo ad aver firmato l’accordo tra Sud e Isole, contro i 44 del resto di Italia Il decreto è integralmente scaricabile dal sito di Confedilizia, www.confedilizia.it, che pubblica anche interessanti raffronti e tabelle con l’evidenza dei benefici reddituali connessi.