Opportunità per cervelli   

Caro direttore, il programma regionale di azioni innovative Start, pubblicato sul Burc del 20 settembre permetterà a diversi ricercatori, universitari e non, insieme a dipendenti di aziende Ict, di mettersi in proprio e mettersi alla prova nella difficile tenzone di fare impresa. Appare breve il termine del 30 novembre per la presentazione dei progetti ed appare piccola la cifra stanziata di poco più di un milione di euro, per agevolazioni che non possono superare il malefico “de minimis” dei 100 mila euro in un triennio. Ma è certamente meglio che niente. Risulta anche particolare l’unione del normale “ordine cronologico di ricevimento”, con cui verranno esaminate le domande di adesione, insieme alla possibilità di inviare una semplice manifestazione di interesse che dovrebbe generare un supporto tecnico-gestionale per presentare la successiva domanda, facilmente a fondi già esauriti. A meno che non si materializzi la diffusa incapacità di progettare soluzioni e prodotti innovativi negli ambiti previsti, che includono oltre l’Ict classico anche la produzione multimediale. Una vera chance, questo bando, sia per i ricercatori senza portafoglio, mi si perdonerà l’eufemismo, che per i numerosi cassintegrati o mobilitandi di alcune note e datate aziende del settore, passando da Arzano a Caserta, senza dimenticare Salerno. Cancellando l’ipotesi che questo bando fosse già noto ai celeri primi in graduatoria, propongo al presidente Sergio De Falco la costituzione immediata di una task-force della sezione Ict dell’Unione degli Industriali di Napoli in grado di supportare fattivamente le iniziative che volessero manifestarsi. Anche con l’obbiettivo non ultimo di contribuire alla costituzione del capitale di rischio necessario, in quote di minoranza come prevede il bando. Se crediamo veramente nella capacità di realizzare, nelle nostre aree, una differenza, un valore aggiunto sensibile, dobbiamo contribuire proprio in quei momenti in cui l’impiegato o il ricercatore desiderosi di spin-off possano avvalersi del sostegno, del contributo e dell’esperienza di chi impresa fa da tempo. L’auspicio rimane quello che la Regione venga sommersa da progetti e proposte, in modo da valutare un rapido rifinanziamento del bando in tempi brevi, che ad oggi riuscirà ad avviare non più di una quindicina di progetti.Con Start si somma un altro tassello alle opportunità predisposte in queste settimane per materializzare e rafforzare la capacità della nostra regione di esprimere un modello di sviluppo possibile nell’industria dell’etereo, quella in cui conta più d’ogni altra la capacità di pensare e che permette grande delocalizzazione delle risorse produttive: il software.