Liberta' di lettura   

Da queste righe parte un appello perché vi sia maggiore attenzione e piena adesione alla campagna contro il prestito a pagamento dei libri nelle biblioteche da parte di tutti gli interessati, riuniti nell’acronimo “Bella catena”, costituita da biblioteche, editori, librai, lettori e autori che hanno firmato l’appello pubblicato su www.nonpago.org. Rivolgendo in particolare l’appello a coloro che ci leggono in Campania e che sembrano non molto attenti alla gravità del problema. L’ Unione europea ha infatti aperto un procedimento di infrazione contro alcuni paesi europei, tra cui l’Italia, "colpevoli" di non aver introdotto la remunerazione degli autori e degli editori per i prestiti effettuati in biblioteca. La follia della direttiva comunitaria, contro cui si deve levare una voce alta da parte di tutti gli esponenti politici e culturali italiani, prevederebbe una gabella da stornare ad autori ed editori per la semplice attività dell’essere biblioteca, attaccandone così gli esigui bilanci e costringendo tutti a tassarci per continuare a permetterne l’esistenza stessa, come se le biblioteche esistessero in danno di autori ed editori. Quando invece le biblioteche esistono e combattono perché gli autori (non solo quelli dei bestseller) siano conosciuti, letti, amati, anche dopo essere spariti dagli ostensori del mercato, dove rimangono per una vita media di soli sei, sette mesi. Le biblioteche hanno un’altra concezione del diritto d’autore: investono in catalogazione, promozione, stoccaggio per permettere agli autori di raggiungere i loro lettori. Esse rappresentano un grande scaffale aperto per l’editoria e per la libertà di informazione. E per tenere conto della loro opinione è necessario che ci si mobiliti tutti per difenderne la voce e le ragioni, per difendere i diritti di tutti. Stupisce come la mobilitazione intorno al tema sia ancora così sommessa, benché molti nomi e istituzioni stiano aderendo alla campagna. Ci piace citare, tra tutti, il simpatico Erri De Luca che notoriamente scevro dal firmare appelli ha sottoscritto,da autore e quindi primo interessato, proprio questo. Ci piacerebbe sapere che gli editori campani, a partire da quello della nostra testata, insieme ai nomi celebri di Guida e Colonnese, la sezione Editoria dell’Unione Industriali di Napoli, l’Istituto superiore per gli studi filosofici, le importanti Biblioteche campane, pubbliche e private, insieme alle importanti Fondazioni che insistono sul nostro territorio, facessero sentire la propria voce e la propria esistenza unendosi alla lotta per la difesa del diritto alla gratuità del prestito. Anche in considerazione della scarsissima informazione e utilizzo da parte dei nostri conterranei dello strumento libro, in primis, per non parlare dell’accesso e frequentazione alle biblioteche e allo strumento del prestito. Strumenti che andrebbero incentivati specie nei ragazzi, contribuendo significativamente a quella crescita culturale unica salvezza contro il degrado etico e morale in cui versiamo.