Mobile business   

L’Assinform, l’associazione nazionale, aderente a Confindustria, delle principali aziende operanti nel settore dell’informatica, delle telecomunicazioni e dei contenuti multimediali, ha presentato nei giorni scorsi il rapporto “Mobile Business, un’opportunità per un sistema di imprese in profonda trasformazione”, frutto del lavoro del Primo osservatorio sul Mobile Business in Italia, realizzato congiuntamente alla School of Management Politecnico di Milano, a cui fa capo il dipartimento di ingegneria gestionale. Per la realizzazione del rapporto l’Assinform si è avvalsa della collaborazione di otto aziende associate: Acer, Ds Group, Fujitsu Siemens, Hp, Nortel, Oracle, Qualcomm e Ubiquità. Nella prefazione, firmata da Federico Barilli, direttore dell’associazione, possiamo leggere: “L’Italia infatti, in una fase di contrazione degli investimenti Ict nelle imprese, che dura ormai da 3 anni, è chiamata a un doppio ruolo di rilancio: le tecnologie della mobilità costituiscono certamente un elemento di distinzione per il nostro Paese, all’avanguardia in questo comparto: importanti realtà imprenditoriali ‘nostrane’, alcune delle quali sottoscrittrici dello studio, ne sono la dimostrazione concreta e possono diventare punti di riferimento, sia in Italia che all’estero; numerose soluzioni/applicazioni in questo campo, molto innovative, stanno portando benefici evidenti alle imprese utenti e possono essere diffuse capillarmente, secondo la metodologia, sempre efficace, della presentazione e divulgazione delle ‘buone pratiche’ (best practice)”. Toccando argomenti di notevole attualità, che uniscono sia il supporto offerto dagli operatori di telefonia mobile che quello della tecnologia wireless più moderna, il rapporto analizza le soluzioni già oggi pienamente operative: dalle applicazioni di Sales Force Automation e di Field Force Automation basate su rete cellulare alle applicazioni di tele-lettura e di tele-controllo Machine to Machine; dalle applicazioni di supporto alla gestione del magazzino basate su Wi-Fi alle applicazioni per il monitoraggio della produzione basate su Rfid; dalle applicazioni di Customer Relationship basate sul telefonino alle applicazioni di Mobile Office. Pur quindi in uno scenario ampio di possibilità operative dettate dai nuovi prodotti, la ricerca ha evidenziato alcuni punti critici che possono trasformarsi in grandi opportunità sia dal lato dei propositori che dei fruitori delle nuove tecnologie. Viene infatti posto un significativo accento sulla disorganicità dell’offerta da parte del mercato e dalla assenza di un approccio sistemico da parte delle organizzazioni, pubbliche e private, nell’introdurre il mobile business come una effettiva ed integrata modifica dei processi interni. Viene quindi definito ancora embrionale lo stato dello sviluppo di questa importante area di investimenti, che potrà quindi essere ampiamente sfruttata dalle aziende Ict che sapranno introdurre un piano complessivo di revisione dei processi e delle logiche di business presso i propri clienti. Attraverso un approccio di analisi che veda coinvolto il vertice strategico delle organizzazioni, unico in grado di avere la forza per imporre, condividendolo, il cambiamento.