Privatizzare l'ambiente   

Caro direttore, leggendo Carlo Lottieri nel suo “Per una ecologia di mercato”, rinvenibile on-line nella Biblioteca della Libertà del Centro Einaudi, ma anche in altre sue pubblicazioni ed articoli, si aprono scenari che diventano ogni giorno più realistici e su cui è indispensabile agire e ragionare concretamente. In sintesi non esaustiva, diremo che la teoria del professore Lottieri invita ad annullare il concetto global d’ecologia fin qui presentato dagli ambientalisti verdi, basato sul fallito tentativo di pianificare le risorse e creare isole d’ambiente protette, puntando invece ad una decisa privatizzazione delle aree e delle specie da preservare. Il banale, ma efficace, concetto esposto si basa sull’analisi di diverse fonti socio-filosofiche di rilievo, passando attraverso concetti semplici e condivisibili, ancorché paradossali. Il primo esempio riportato riguarda lo scempio degli incendi e degli abusi che avvengono in aree d’interesse comune, come nelle foreste amazzoniche o nei boschi nostrani, contrapponendo l’esempio delle zone boschive private per la produzione del legno, dove l’attenzione al capitale-albero esprime cure ed attenzioni tali da impedire gli incidenti che proprio in queste giornate estive continueremo a vedere. Altro esempio:lo Zimbawe ha affidato gli elefanti da proteggere a diversi gruppi residenti in quelle aree, permettendone lo sfruttamento. Il risultato ottenuto è stata la cospicua riduzione del fenomeno del bracconaggio e la produzione di reddito. Insomma, come sempre, la proibizione deriva i fenomeni di arricchimento illecito, mentre la proprietà privata e la libera iniziativa dimostrano un aumento proprio dei benefici ricercati, forse con ipocrita o malevola intenzione, da chi pensa di tutelare ogni cosa con una sorta di governo mondiale. Uno degli impegni di Agenda 21 locale, procedura poco nota ai non addetti ai lavori, è quello di organizzare tavoli di confronto sullo “sviluppo sostenibile locale” che veda attori gli Enti del territorio insieme alle associazioni industriali e organizzazioni di cittadini. La Provincia di Napoli ha una sua Agenda 21: sono ben rappresentate, nei tavoli, anche le voci di dissenso come quella di Lottieri? Per esempio, si può discutere la privatizzazione del tratto di costa dal porto di Mergellina fino al Castel dell’Ovo? Credo che i giovamenti potenziali siano proprio quelli teorizzati dall’On. Pecoraro Scanio, come la realizzazione di un lungo lido balneabile, lungi dal realizzarsi nelle ordinarie querelle del discutere tanto e fare poco, ma prontamente fattibile nelle mani di privati. Purché molto più autonomi dalle ristrettezze delle attuali regole di project financing.