Di sleeping si puo' ...guarire   

Caro direttore, se conosci qualcuno, in genere di sesso maschile, che russa molto forte, quasi come se stesse soffocando, di peso corporeo notevole, con collo largo e a cui capita spesso di addormentarsi di giorno, anche improvvisamente, fagli leggere queste poche righe: rischia la vita. Il servizio sanitario nazionale non la annovera neanche tra le malattie rare, i medici di base la conoscono poco, le statistiche, sottostimate, la attribuiscono a circa il 4 per cento dei maschi adulti. E’ la Osas, sindrome di apnea ostruttiva del sonno. La scarsa diffusione di notizie tra i medici di base, la necessità di una specifica serie di analisi per accertarla, la confusione che spesso si compie confondendo il sonno diurno con altre cause, come alimentazione o narcolessia, possono essere fatali. La sleeping apnea, come la chiamano negli States, è invece una gravissima malattia che probabilmente è molto più diffusa di quanto si sappia, anche perché può provocare conseguenze così gravi da “distrarre” i medici dal problema che le ha generate. In pratica si tratta di frequentissime e inavvertite interruzioni del sonno, tra le trenta e le ottanta volte all’ora, determinate dalla richiesta del cervello di maggiore apporto di ossigeno, interrotto in genere dal palato molle che occlude le vie respiratorie alte, subito dopo naso e bocca. Chi è affetto da questa malattia spesso non se ne rende conto o non riesce ad ammetterlo, divenendo determinanti i parenti, spesso il coniuge, che dormono con loro. Il forte russare, dovuto allo scoppio del palato per l’improvviso flusso d’aria, è spesso accompagnato da contrazioni toraciche visibili come tentativi di uscire dal soffocamento. Questi spasmi spesso possono provocare rigurgiti simili a quelli dell’ernia iatale. La gravità della malattia dipende dal complessivo abbassamento dell’ossigeno nel sangue, che con il tempo può provocare danni cardiaci e cerebrali anche letali, specie se accompagnati a diabete, fino alla comparsa di ischemie e ictus. Le conseguenze collaterali sono poi quelle tipiche dei disturbi del sonno: irascibilità, impotenza, diminuita lucidità, che unite al forte russare possono danneggiare seriamente eventuali rapporti coniugali. La diagnosi è in genere semplice, se ci si affida ad uno specialista pneumologo in grado di sottoporre il paziente alla polisonnografia, un esame da compiere durante il sonno che misura gli eventuali disagi respiratori e il tipo di sonno. La cura è abbastanza noiosa, ma estremamente efficace: la Cpap, una macchina simile ad un aerosol molto potente che pompa aria a pressione controllata nelle vie respiratorie durante il sonno. Cura che risulta unica efficace a dispetto di tentativi chirurgici e farmacologici, statisticamente insufficienti. La qualità della vita dei pazienti con Cpap cambia sensibilmente già dopo un paio di giorni, quasi come una rinascita. E se qualcuno ha dubbi sul motivo di un argomento sanitario come questo può ben comprendere che chi scrive è uno di questi “rinati”, che non può esimersi da fare testimonianza per chi soffre senza conoscere.