Libertà di coscienza   

Lo scontro istituzionale che si sta rappresentando in Europa, con il rischio concreto che la Commissione sia bocciata dal Parlamento, non dovrebbe generare preoccupazioni di alcun tipo, se fosse possibile leggerla solo come normale confronto politico tra una assemblea ed il Governo. Ma così non è. Se è pur vero che Altiero Spinelli, uno dei più grandi costruttori dell’Europa unita, dichiarò a suo tempo che l’Europa sarebbe realmente esistita solo se il Parlamento avesse avuto la forza di mandare almeno una volta a casa la Commissione, questa volta si agitano spettri più articolati. Nessuno può credere che il presidente José Manuel Barroso stia mantenendo una posizione particolarmente conservatrice per puro errore di calcolo politico, così come è ingenuità avere immaginato che il commissario Rocco Buttiglione si sia inavvertitamente sbagliato a rilasciare le dichiarazioni nella sua relazione che hanno determinato il parere contrario del Parlamento. Appare evidente che vi sia un complesso disegno illiberale in ogni singolo atto ed in ogni singola dichiarazione che si vengono determinando di ora in ora. A pochi giorni dalla ratifica della Costituzione Europea, per la prima volta composta dalla quasi totalità dei paesi continentali, questi clamori possono avere molti effetti, e solo un’attenta strategia potranno contrastarli efficacemente. L’Europa unita e forte può diventare un alleato significativo per gli Usa solo se capace di soggiacere alle sue volontà, come capita per la Gran Bretagna, che pur condotta dalle sinistre è perfettamente allineata ai voleri dell’alleato americano, cosa che appare più ovvia per l’Italia. Marco Pannella, che per primo ha evidenziato alcune possibili alleanze tra Vaticano, Portogallo, Italia e America, forse non sbaglia nell’immaginare, nella sua grande capacità di analisi, che vi sia un doppio misfatto: da un lato l’indebolimento strutturale del sistema-europa, dall’altro una invasione cattolica oscurantista nei prossimi anni in una Europa che rimane laica per costituzione. Forse in preparazione di un terreno più agevole per l’ascesa di un candidato Papa, come il Cardinale Ratzinger. Peccato che questo disegno ignori il potere antagonista della Francia e la costituzione di un fronte sociale progressista all’interno dello stesso cattolicesimo, non solo italiano. Intanto Barroso non molla, e a tutti può apparire chiaro come in un periodo di fanatismi omicida a nulla potrà giovare la vittoria delle istanze poco moderne di alcuni chierici. Quello che rattrista i credenti cristiani, nella loro complessa sfumata gradualità di fede, può essere solo il dolore nel vedere come vengono trattati omosessualità, ricerca scientifica e politica da parte di chi dovrebbe essere sì fornitore di linee guida, ma da non pretendere in questo millennio di imporre, in Occidente, legislazioni senza l’intrinseca laicità che possa rispettare la libertà di coscienza.