Rilanciare il Doha Round e rendere competitivo l’euro   

In una dichiarazione del ministro per il commercio internazionale, Emma Bonino, pubblicata su Panorama Economy, settimanale diretto da Sergio Luciano, e ripresa sulla home page del ministero, si possono trovare gli auspici del ministro per i prossimi mesi, nonché una serie di indicazioni che possono tornare utili a coloro che investono o investiranno nel mercato globale. In rapida sintesi il ministro Bonino illustra la necessità di ridare slancio agli scambi internazionali, partendo dallo sblocco del Doha Round, la serie di conferenze cominciate nel 1999 a Seattle, Usa, e poi riprese nel 2001 a Doha, in Qatar, ritenuto luogo più sicuro dopo i noti disordini. Le riunioni dei ministri sono andate sempre più irrigidendosi per i contrasti economici che si sono inevitabilmente manifestati tra Europa, Stati Uniti e Paesi in via di Sviluppo; contrasti che dopo gli incontri di Ginevra nel 2006 potranno forse prendere respiro dalla mediazione proposta da Hong Kong. Con le preoccupazioni che nascono dalle nuove posizioni del Congresso Usa che potrebbe non reiterare il Trade Act del 2002. Il ministro Bonino intravede nel prossimo cinquantenario del Trattato di Roma una buona occasione per riprendere il cammino europeo, di fatto interrotto dopo i referendum francesi e olandesi sulla nuova costituzione, dando proprio all’Europa un ruolo determinante nello scenario globale, poiché solo una Europa unita e allargata può rappresentare un riferimento certo per tutte le economie emergenti, generatrici di ‘nuovi ricchi’ a cui il mercato, specie quello italiano, dovrà saper prestare attenzione. Emma Bonino è anche cosciente del ritardo che si potrebbe determinare nella crescita delle nostre esportazioni se non si agirà tempestivamente anche sulla leva dell’euro, che oscilla ormai intorno alla soglia critica di cambio (a 1,30 con il dollaro). Tutti ricordando come proprio l’Italia avesse adottato in passato una spregiudicata, ma efficace, politica di svalutazione della lira finalizzata al rilancio dell’esportazione, facilitando anche lo sviluppo e la ripresa interni. Resta da domandarsi se gli imprenditori sapranno sfruttare le tante occasioni lanciate dai nostri governi nazionali e locali, partendo dallo sblocco di nuove risorse finanziarie già adottato dal ministero Bonino, e ripreso anche con forza dalle regioni, come la Regione Campania che sta potenziando e rilanciando le delegazioni estere, cominciando da quella Belga che di recente è riuscita a consorziare le associazioni di imprenditori italiani in quella nazione. E che prepara numerose iniziative per l’anno a venire, purché gli imprenditori e gli industriali, specie attraverso le loro associazioni di categoria, sapranno sfruttarle per dare lustro alle ineguagliabili capacità nostrane si esprimere qualità, specie nel mercato dei generi di lusso, di cui il nuovo mondo economico sembra avere indispensabile necessità.