Influenza aviaria: rischi maggiori per i poveri   

Qualche anno fa mi stupii, in Inghilterra, della libertà che aveva il consumatore di poter scegliere di acquistare le uova tra quelle tradizionali, quelle “biologiche”, cioè i cui polli ricevevano alimentazione biologica, ed infine quelle biologiche ma garantite provenienti da animali allevati in aia e non nelle semindustriali gabbie a filiera. Il pollo ruspante, per intenderci.
Con prezzi via via ascendenti, fino all’acquisto effettuato direttamente in una delle tante fattorie esistenti lungo le strade di campagna e dei paesini britannici. L’Olanda ha appena vietato questo tipo di allevamento, per i timori connessi alla influenza aviaria, di cui sono stati annunciati i primi casi nella russia europea. Cosa accadrà nel Regno Unito? Quanta verità esiste e quanto invece dobbiamo a operazioni di tipo industriale? Purtroppo il virus H5N1 esiste e improvvide cautele faranno si che milioni di uccelli in migrazione cospargeranno anche le nostre aree di guano infetto, capace di inquinare le sorgenti di acqua e trasformare questa malattia in una pandemia ben più grave di quella che nel 1918 troncò la vita di decine di milioni di persone. Per difendersi si possono creare delle cortine antivirali basate su oltamivir, una specie di vaccino prodotto dalla Roche e che solo alcuni stati ricchi potranno acquisire. La stampa britannica ha dato notizie di esperti alla ricerca di luoghi per sepolture di massa: sembrano notizie fortemente catastrofiste, ma intanto molti stati occidentali stanno accumulando scorte del vaccino. Cosa ha fatto o pensa di fare il governo italiano? Queste avvisaglie ricordano la metà degli anni Ottanta, in cui si narrava di una malattia che avrebbe falcidiato omosessuali, prostitute e tossicodipendenti. L’Aids ha continuato la sua ferale cavalcata e non sembra che vi sia alcun modo per fermarne la recente recrudescenza. Oltre al cumulo di tumori di vario ordine e tipo di chernobilliana provenienza, oltre all’Aids, esultate, abbiamo un’altra tragedia ad occupare i nostri pensieri: H5N1. Ma tranquilli: ne moriranno solo indocinesi, nordafricani e sudamericani, purché poveri. E’ come assistere on line alla prevalenza genetica della specie superiore: il ricco.