Contraffazione informatica   

E’ vergognoso il tasso di crescita del software pirata in Italia, che secondo i dati forniti dalla Bsa, la Business Software Alliance, ha raggiunto il 50 per cento nel 2004, insieme all’aggravante di essere l’unico paese dell’area Emea - Europa, Medio Oriente e Giudizio "estremamente positivo" da parte del ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi sul nuovo Consiglio di amministrazione della Rai. Per Landolfi, infatti, quella fatta martedì per il Consiglio di amministrazione dell’azienda di viale Mazzini “è stata un’ottima scelta, perché si tratta di persone che conoscono bene le tematiche dell’informazione e della comunicazione del servizio pubblico”. Per quanto riguarda poi il nodo del dg, il titolare del dicastero di largo Brazzà sottolinea come "chiedere un direttore generale di garanzia significa dire una cosa e pensare a lottizzare". Secondo il ministro di An, inoltre, "il direttore generale della Rai è una figura di gestione, diversa da quella del presidente non riguarda l’indirizzo politico ed editoriale sul quale è invece necessaria una figura di garanzia. A tale riguardo serve solo una corretta gestione". Più critico il segretario dell’Udc, Marco Follini: "Oggi — dice - ci sono etichette politiche stampigliate chiaramente sui nomi dei nuovi consiglieri Rai, io penso che se c’è un po’ meno di politica è meglio". Dunque il leader centrista, auspica "una scelta condivisa sul presidente, e sul direttore generale la politica non metta il becco, per una figura autonoma e indipendente. Sento tanti nomi — sottolinea il numnero uno del partito di via Due Macelli - alcuni anche di amici, non voglio danneggiare sostenendoli". Ancora più duro, da An, il presidente della commissione Esteri della Camera Gustavo Selva, per il quale “c’è una sola cura per la Rai, la privatizzazione. Bisogna lasciare al servizio pubblico una sola rete, come la Pbs americana, e privatizzare il resto. Stiamo assistendo a un’ulteriore partiticizzazione - rileva Selva - che è addirittura cosa diversa dalla politicizzazione perché prevede semplicemente la divisione tra partiti. Siamo arrivati al punto che le emittenti private sono molto più obiettive e complete del servizio pubblico perché vivendo sulla pubblicità non possono permettersi di prendere posizioni troppo nette". Più soddisfatta appare invece l’opposizione, che tuttavia prima di giudicare aspetta i fatti. "Il buon giorno si vede dal mattino”, sottolinea il leader del Prc, Fausto Bertinotti. “Se il primo atto del nuovo Cda della Rai fosse una solenne presa di posizione a favore dell’autonomia della stessa Rai da ogni governo e da ogni schieramento politico sarebbe un buon inizio". Mentre il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio chiede che “dopo l’esperienza di una presidenza di garanzia boicottata e obbligata alle dimissioni da un centrodestra che non ha cultura delle istituzioni, è necessario che anche il dg sia di garanzia perché con la nuova legge Gasparri, che peraltro va modificata, questo ruolo è diventato il vero dominus dell’azienda. Per questo — taglia corto il leader del Sole che ride - servono garanzie vere”.