False offerte gratuite: l’Antitrust deve intervenire   

Siamo un popolo di creduloni e di amanti delle perline colorate, da scambiare con euro sonanti. Basta vedere quanto si spende in pubblicità di offerte di musichette per telefonini e di servizi di informazione reperite dai vari operatori sugli elenchi telefonici, pubblici e gratuiti. Ma quello che più stizzisce è la diffusione di offerte che presentano la loro convenienza attraverso la gratuità. Qualcuno di voi spenderebbe milioni di euro per comunicare che è possibile, per esempio, telefonare gratis o che sono scaricabili gratuitamente delle suonerie? Nessuno lo farebbe, eppure le poche compagnie telefoniche mobili e fisse residue che abbiamo in Italia continuano a farlo. Pur continuando a registrare utili da favola. Dov’è il trucco? E’ lo stesso che pratica una nota casa di supporto allo studio, che di recente offre un suo prodotto, un esame, a solo un euro. Ottimo, direte voi, vado a comprarlo subito. Eppure basta leggere i soliti caratteri scritti in piccolo per scoprire che un esame ad un euro, praticamente gratis, ti viene offerto se ne compri altri quattro. Per molti sarà difficile calcolare che si tratta solo del 20 per cento di sconto, ma così è. Come per le moltissime “suonerie gratuite”, che non costano di per se, ma costa, e molto caro, il modo con cui devono essere scaricate. E le informazioni su questi costi sono sempre non visibili come lo è l’offerta gratuita. Lo stesso vale per le offerte di “minuti gratuiti” di traffico telefonico che si ottengono pagando qualcosa. Cosa? Non si sa, tranne se si prova a dividere l’importo pagato per i minuti “gratuiti”, potendo così calcolare lo sconto. Ma perché essere poco trasparenti? Perché conviene. In fondo se offrissi qualcosa gratuitamente, immaginando di proporre una conoscenza generica delle condizioni accettate con una “firma elettronica” solo attraverso un sms, per poi produrre addebiti spesso ignorati dal committente, sarei forse perseguito per truffa. In Italia invece le major del settore dei servizi di fumo spesso si limitano a multe, milionarie ma sempre di gran lunga inferiori ai margini realizzati. Comprendendo anche, nel rapporto costo-benefici della multa, che questa viene comminata in media un’offerta malevola ogni venti. Quindi, attenti alle offerte gratis.