Sviluppo della città di Napoli, agenda per il sindaco   

La prossima amministrazione comunale di Napoli dovrà scegliere tra continuità e innovazione. Il segnale della forte riaffermazione del sindaco Rosa Russo Iervolino non dovrà offuscare il grande rischio corso nel non ottenere il risultato, da lei stesso dichiarato inatteso. E’ quindi indispensabile che si raccolgano le istanze portate da chi ha espresso il proprio dissenso creando movimenti e liste che, pur collocandosi nell’area del centrosinistra, hanno concorso alla kermesse elettorale ponendosi in competizione proprio con l’area di riferimento.
Certo, dissenso rallentato dalla preoccupante presenza di Silvio Berlusconi, che nonostante le sue tredicimila preferenze personali come consigliere comunale ha comunque preoccupato e compattato a sinistra l’elettorato napoletano. Che dimostra così di voler continuare a sperare che si realizzi e si prosegua il momento di luce che sembrò apparire dieci anni or sono. La sfida non è peregrina, specie se si ricomincia con la mattanza a Scampia, che riprende, guarda caso, subito dopo la pax eligendi. Mentre la Regione continua a fare i conti con la debacle sanitaria, Napoli deve ricevere immediatamente una scossa coraggiosa che riporti i livelli di produttività a quelli di una media metropoli occidentale. Cominciando dallo scalzare i monopoli presenti nell’area del Porto, che richiede una seria liberalizzazione della concorrenza, sia per il versante turistico che per quello merci, invogliando l’arrivo di nuovi soggetti che si affianchino, stimolandoli, a quelli esistenti.
E allo stesso modo si deve dare una spinta decisiva alle istanze imprenditoriali nell’area di Napoli Est, mettendo mano contemporaneamente alle opere di bonifica di Bagnoli in modo decisivo e definitivo. Creando aree franche per tutti coloro che intendano predisporre sistemi di accoglienza turistica ed entertainment nelle zone della città oggi più a rischio, cominciando a liberalizzare concretamente le licenze commerciali e per l’artigianato locale, sovvenzionando quelle fasce di popolazione maggiormente in disagio e supportandole con una seria agenzia che intervenga sistematicamente nella gestione, anche attraverso convenzioni bancarie. Non senza vigilare costantemente sia sulla presenza criminale nelle imprese cittadine e sia sull’effettivo successo delle iniziative di sostegno economico, creando sistemi di misura reale dei risultati. Un grande sforzo, sul quale l’attenzione di tanti cittadini sarà elevata.