La virtu' necessaria   

L’attuale compagine che forma il governo della Regione Campania sarà pure frutto della contrapposta tensione tra le diverse anime politiche che la compongono, ma si delinea un quinquennio interessante per i risvolti pratici che potranno realizzarsi in ogni settore. Ovviamente spiace a tutti che Luigi Nicolais, interlocutore eccezionale, non sia più al suo posto, ma la valenza tecnica della sua presenza era necessariamente un sacrificio da attuare per ottenere il grande equilibrio che si è venuto generando. Equilibrio che crea anche notevoli alternanze di responsabilità su alcuni assessorati cruciali, che potranno essere volano per un miglioramento dei servizi e della programmazione, fosse solo per la sana competizione del “fare meglio”. Non si può nascondere la grande soddisfazione nel sapere Andrea Cozzolino al vertice delle attività produttive: l’esperienza accumulata in anni di intenso lavoro nel creare equilibri e sostegno del territorio, con una nota e rara capacità di mantenersi distante e distinto dalle forti pressioni quotidiane a far prevalere interessi privati su quelli pubblici, fanno auspicare un suo significativo impegno per lo sviluppo industriale e imprenditoriale dell’area, forse finalmente attuando tanti piani messi in cantiere, cominciando dai forti impulsi che potranno essere dati alla sburocratizzazione e all’accesso alle misure di sostegno per lo sviluppo, insieme alla capacità tecnica di creare una programmazione in grado di segnare il futuro. Purché tralasci per qualche anno altre responsabilità più interne al suo partito. La scelta di Teresa Armato per università e innovazione crea un forte segnale di cambio della guardia, ponendo alla guida dell’assessorato una donna capace e intensamente coinvolta dalle proprie responsabilità, dedita da sempre al duro lavoro per il raggiungimento degli obbiettivi e significativamente rappresentativa della cultura politica identificata dalla Margherita. La sua nomina ci consentirà di assistere al prosieguo della grande capacità di utilizzare i fondi legati alla ricerca, insieme al forte rigore che la sua personalità saprà imporre nell’ottimizzare i rapporti tra università e impresa, aggiungendo al lavoro precedente una impronta maggiore di attenzione ai risultati conseguiti. La scelta di Angelo Montemarano è chiara a tutti e potrebbe creare fortissimi e innovativi sviluppi in uno dei nodi di gestione, come la sanità, più complessi e difficili per il suo grande impatto sociale e di bilancio. Anche qui la Margherita dà una indicazione forte di grande voglia di incidere concretamente nel governo regionale, scegliendo una personalità del settore che esprime notoriamente una fortissima competenza e capacità di raggiungimento degli obbiettivi. In questi giorni in cui si parla tanto di partito unico e bipolarismo reale, la giunta della regione Campania evidenzia come non si possano cancellare le reali anime in cui è diviso l’elettorato, destra, centro e sinistra, pur etichettandole in modo vario. E’ poi responsabilità di ognuno non gettare alle ortiche quanto costruito nell’ultimo decennio.