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Iannuzzi libero
Caro direttore, lapprovazione si spera già oggi da parte della Camera della nuova legge sulla diffamazione a mezzo stampa, modificativa della Legge 47 del 1948 e del Codice penale, è la conclusione di un lavoro, di oltre due anni da parte del Parlamento, che rende finalmente giustizia a tutti coloro che hanno patito o temuto il carcere per aver espresso opinioni o dato notizie lesive dellimmagine della persona, con grande soddisfazione della Associazione della Stampa e dellOrdine dei giornalisti, che vedono conclusa una battaglia a tutela dei propri diritti. Purtroppo dalle prime notizie che emergono dal testo - non si è giunti allauspicata totale depenalizzazione del reato di diffamazione, ma almeno si mutano in sanzioni tutte le previsioni di condanna relative. La nuova norma se approvato così comè giunta allattenzione dei parlamentari aumenta il peso ed il valore dello strumento della rettifica, che può anche valere come mezzo risarcitorio totale, richiedibile dalla parte lesa e che non può essere parte della condanna. Ovviamente, e finalmente, si allarga la modifica della legge 47 contemplando tra gli strumenti editoriali anche le pubblicazioni basate su Internet. Ricordando anche recenti vicende che hanno riguardato richieste plumilionarie di danni, la legge pone due limiti, diecimila e trentamila euro, per la pena commutata e per il risarcimento, ponendo fine a speculazioni, da un lato, e dalluso della querela di parte come arma per non far più parlare voce scomode. Come scomodo è certamente Lino Iannuzzi, che mi querelerà per avergli dato dello scomodo, che può tirare profondo respiro di sollievo nel trovare nellultimo articolo della legge, dedicato alle disposizioni transitorie, il diritto a riacquistare quanto prima la piena libertà che lo sottragga allignobile stato in cui recenti condanne lo hanno relegato. Da apprezzare è anche il lavoro della commissione che è riuscita a compendiare la legge, così rilevante, in soli quattro articoli in cui sono tecnicamente chiari gli aspetti modificati e la ratio generale con cui il legislatore ha operato. In un colpo solo si sono aumentati i diritti della parte lesa, meglio chiarendo e citando lingiuria e il diritto alla tutela dellimmagine, e si è reso omaggio ai principi di liberarli, ormai diffusamente condivisi, per cui non è carcerabile chi, ad esempio, di conto di notizie, riferite e non provate, che possono essere comunque verificate in sede giudiziaria, senza il rischio di dover finire in prigione. La stampa linformazione, rimangono una forma di esercizio del potere e non certo questa legge ha modificarne questa peculiarità. Quello che rimane sicuro è che oggi vi sono meno limiti nellusarlo, questo potere, che riveste però anche la qualità di rappresentare un diritto, la cui fruizione sarà più tutelata dora in poi. La speranza, ovviamente, è che la legge venga finalmente approvata. By Giacomo Nardone at 20 Ott 2004 - 11:00 | letto 2578 volte
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Sicurezza, pace e libertàPerché vi sia pace in Medio Oriente il mondo deve provvedere a garantire sicurezza, pace e libertà in Israele. Contenuti più vistiDi oggi:
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