Petrolio, nuovo paradigma: dai conflitti all’integrazione   

Mentre sembra inevitabile il crollo dell’economia americana, a tutto vantaggio dei segnali di ripresa in Europa, che passano per la messa in sicurezza di Israele nel Medio oriente, e quindi dallo scongiurare un conflitto in Iran, a Gorge W. Bush si presenta un problema che appare irrisolvibile e che potrebbe favorire molto un prossimo auspicabile governo in mano ai Democratici degli Stati Uniti.
L’ultimo tassello di questo problema si chiama Evo Morales, che strappa con la sua elezione anche la Bolivia al controllo dell’amministrazione repubblicana di Bush. Controllo che l’America cerca di esercitare attraverso il Fondo Monetario Internazionale, quasi come se fosse una agenzia del ministro del tesoro statunitense. Ma a questo controllo si sono sottratti già l’Argentina di Néstor Carlos Kirchner e in parte il Brasile di Luiz Inácio Lula da Silva, che non ha rispettato le sue promesse progressiste. In questo quadro è ovviamente significativa la presenza di Hugo Chavez in Venezuela che ha compreso come utilizzare l’arma del petrolio non più per generare conflitti militari e aggressioni territoriali, ma per integrare mercati, trasformandoli da deboli almeno in autonomi. E il petrolio è lo stesso su cui si stanno adoperando Paesi come l’Iran, che ha rilanciato una borsa petrolifera in Euro come già tentò l’ultimo Saddam Hussein, esempio che sembra ormai alle porte delle decisioni russe di Vladimir Putin, che prevede addirittura una borsa petrolifera in rubli. L’errore del piano previsto nel 2000 dalle gerarchie più conservatrici americane, con l’imperialismo di Dick Cheney in testa, è stato quello di non accorgersi della varietà nuova che la globalizzazione determinava negli equilibri internazionali, andando a ripescare modelli superati di tentativi di egemonia militare ed economica, che hanno favorito lo sviluppo di focolai di potere ben consolidati in tutte le aree diverse da Iraq e Afghanistan. Le integrazioni di mercato sudamericane, non vincolate al piano Nafta americano, sono l’esempio migliore di una situazione sfuggita di mano e che comporterà per gli Usa un aggravamento della situazione economica nazionale, andando ad incidere proprio su quei conflitti interni che sembrano ormai assumere dimensioni fuori controllo per Gorge Bush Junior.