Innovazione a quattro mani   

Quando il presidente Montezemolo indicò la propria squadra per la conduzione di Confindustria, molti notarono la perfetta rispondenza tra i nomi scelti, le loro esperienze e gli incarichi ricevuti. Il documento congiunto che indica le sei azioni strategiche per rilanciare il rapporto tra Università e Impresa, firmato insieme dal Presidente della Crui, professor Piero Tosi, e dai due vice presidenti di Confindustria - Gianfelice Rocca per l’Education e Pasquale Pistorio per R&I - rappresenta uno dei primi passi verso la realizzazione delle linee guida indicate dal presidente Luca Montezemolo appena insediato. Le sei azioni, seppure nella sintesi del documento, sono elencate nel dettaglio e rappresentano impegni e azioni di supporto al Governo nazionale che spesso ha lanciato chiari segnali di attenzione verso l’importanza dell’innovazione come fattore centrale dell’aumento della competitività del sistema paese. Il documento và letto con attenzione e lungimiranza, contenendo spunti e indicazioni su come ci si dovrà organizzare per non perdere il treno velocissimo della crescita potenziale della nostra economia. Difficile immaginare che venga disatteso da Governo e Parlamento, interlocutori primi per la realizzazione di una strategia articolata che rilancia sviluppo e occupazione, ma che anche crea la differenza, il valore aggiunto che le nostre imprese potranno produrre in tempi brevi, se tutti giocheranno con responsabilità il proprio ruolo. Dalla governance alla programmazione, passando per collaborazioni imprese-atenei defiscalizzate, per l’auspicata realizzazione delle basi di dati della conoscenza, per scambi serrati con l’Asia, fino a rivalutare casi di successo sperimentati e a creare nuovo appeal verso gli studi tecnico-scientifici: la strategia è interamente disegnata. Non saranno però sufficienti più i modi di fare ed operare delle piccole e medie imprese, almeno come fino ad oggi strutturate. E’ indispensabile puntare insieme alla realizzazione fattiva di momenti di interesse congiunto, attraverso consorzi finalizzati alla condivisione di investimenti in R&I, attraverso fusioni e raggruppamenti che creino flussi comuni di capacità di investimento, che creino la capacità di proporsi ai mercati con grande efficacia commerciale e di marketing. Deve ora partire un adeguato lavoro di informazione e supporto progettuale nelle realtà territoriali, con veloci e fattivi tavoli di lavoro tra Unioni e Atenei, insieme ai governi locali, per giungere con progetti e idee all’appuntamento con le nuove norme proposte, condividendo a livello delle Federazioni Regionali le best practices realizzate e utilizzando la nuova strategia per rivitalizzare tutte le aree di business.