Le "Ciampate del diavolo": tesoro collettivo da rilanciare   

A solo un’ora di viaggio da Napoli è possibile visitare un luogo di grande fascino e importanza eccezionale per la storia dell’uomo. Nel Comune dell’alto Casertano di Tora e Picilli, inserito nel Parco Roccamonfina e Foce del Garigliano, sono visibili alcune orme umane, impresse nel suolo lavico, dalla straordinaria caratteristica di risalire ad oltre trecentomila anni fa. Il nome del sito è dettato dalla leggenda che voleva solo il diavolo capace di camminare sulla lava ardente. In realtà le orme fin qui scoperte sono la traccia della discesa di tre appartenenti all’antichissima specie di ominidi Homo heidelbergensis, perfettamente in grado di reggersi su due piedi e capaci di utilizzare le mani nei tratti più ripidi della discesa. Ieri si è tenuto presso la sede del Comune un importante convegno che vedeva presenti, tra gli altri, Adolfo Panarello e Marco De Angelis, che per primi hanno colto la valenza di quelle strane impronte, insieme al professor Paolo Mietto che coordina le attività scientifiche di ricerca e che, coinvolto da Panarello e De Angelis, è riuscito a datare il sito in modo da renderlo la più antica testimonianza di impronte umane al mondo. Il convegno ha rilanciato la valenza scientifica, ma anche turistica, della scoperta documentata nel 2003 anche dalla rivista Nature, in occasione del lancio della seconda campagna di scavi cominciata in queste ore. Il fascino di queste tangibili antichissime origini umane dovrebbe sollecitare le amministrazioni locali, regionali e nazionali a porre in atto ogni sforzo per contribuire da un lato alla tutela e all’ampliamento del sito archeologico; dall’altro a favorire una crescita economica di un territorio che potrebbe avvantaggiarsi di un flusso turistico da supportare sia con le infrastrutture necessarie per accoglierlo, che con gli investimenti di immagine e informazione indispensabili per renderlo noto all’esterno. Auguriamo ad Angelo de Simone, consigliere delegato alle politiche territoriali del Comune di Tora e Picilli, di incontrare validi interlocutori in Regione, negli Enti e nei Ministeri in cui si recherà a cercare supporto e fondi: interlocutori capaci di vedere lontano, avanti e nel passato.