San Salvador Atenco: il Messico stupratore di Vicente Fox   

Immaginate di essere in un paesino contadino del nord Italia che si oppone al passaggio di un treno veloce, per esempio, o ad un aeroporto o ad un centro commerciale. Piccolo, circa trentamila abitanti, tutti in piazza a manifestare contro il Governo che vorrebbe ignorare le scelte locali, solo per avvantaggiare iniziative che beneficerebbero lontani investitori. E immaginate che si decida di inviarci tremila poliziotti, circa uno ogni dieci abitanti.
E che tutti questi signori armati inizino a entrare in ogni casa, sfasciando suppellettili, provocando terrore. Non contenti, questi tremila figuri provvedono poi ad arresti selvaggi, ferendo diverse persone e uccidendo un ragazzino di 14 anni. Immaginate ancora che, dopo aver circondato il paese, circa 40 giovani donne vengano sottoposte a stupri e violenze sessuali durante la detenzione, e che circa 140 persone risultino scomparse. Se siete riusciti a seguire questa orrenda fantasia, sappiate che in un piccolo paesino poco distante da Citta del Mexico, San Salvador Ateneo, questa tragedia è realmente accaduta. In un rumoroso silenzio dei maggiori mezzi di informazione.
E’ ignobile che, in uno stato che si dichiari democratico, venga determinato che si debba usare la polizia per risolvere le questioni di insediamenti commerciali, un centro WalMart in questo caso. E’ disgustoso che ancora la polizia possa usare violenza con mani e oggetti contro il corpo femminile, il cui valore è evidentemente nullo per questi delinquenti autorizzati in divisa. E’ inconcepibile che la popolazione messicana non cacci gli amministratori che guidano le mani lorde che hanno portato a tutto questo. Ma è anche comprensibile a quale deviazione possa giungere la testa di un ignorante squadrista quando capisce che è stato inviato deliberatamente a compiere un massacro.
Molte associazioni internazionali si stanno muovendo per organizzare manifestazioni di sensibilizzazione e informazione contro la mancanza di minimi diritti civili in Messico. Diritti violati da tempo, se sono veri i numeri comunicati dal gruppo “Azione e Proposta per la Violenza Femminicida”: sono ben seimila le ragazze e le donne morte in Messico a seguito di violenza tra il 1999 e il 2005.
Qual’è la responsabilità nostra e dei nostri governi, quando veniamo a conoscenza di queste drammatiche violazioni dei diritti umani e della donna? Aspettiamo la risposta in atti concreti da parte del nostro nuovo Governo.