Turismo e cultura   

Le cifre che l’assessore regionale al Turismo, Teresa Armato, ha comunicato, in relazione all’affluenza registrata nei luoghi di turismo culturale campano, sono esaltanti. Si è trattato di un vero e proprio boom di cui hanno beneficiato anche le strutture ricettive, specie quelle che offrono un minor prezzo, come i tanti bed & breakfast apertisi, e l’indotto conseguente. Gli oltre 200 mila accessi registrati negli eventi artistici e culturali della regione sono l’indice di una ripresa possibile del settore turistico, nonostante gli affanni e le difficoltà dovuti alla congiuntura e alle note vicende criminali dell’area a nord del capoluogo. Oltre all’inevitabile successo della mostra su Caravggio al Museo di Capodimonte, che assorbe più del 50 per cento dei visitatori registrati, a riprova del grande successo delle iniziative condotte dallo staff del sovrintendente Spinosa, che andrebbe ascoltato con maggiore attenzione, hanno dato grandi risultati anche le iniziative di Caserta, con la storia di un secolo di vita alla Reggia, e Salerno, con la ampia mostra su Picasso al complesso monumentale di Santa Sofia, a cui si aggiungono i quasi 30 mila visitatori dei siti archeologici, con Pompei in testa. Ricevuto anche il conforto del plauso del governatore Antonio Bassolino, ora attende, all’assessorato, un lavoro di stabilizzazione del flusso realizzato, che vede confermare la bontà delle scelte dell’assessore Armato, specie nell’aver saputo valorizzare e promuovere i vari momenti disponibili tra le risorse stabili e quelle realizzate ad hoc, specie quando si è riusciti a creare un concerto organizzato tra le strutture con responsabilià locale e la Regione. Quello che occorre è proprio riuscire a coniugare lo sforzo della macchina comunicativa con quella organizzativa, in modo da rendere merito non solo alle iniziative capaci di lasciare un segno nella storia degli eventi di successo, ma anche riuscendo a produrre qualla promozione, anche internazionale, capace di muovere l’indotto dell’accoglienza turistica e dei tour operator. Una relazione più stretta con le associazioni imprenditoriali del settore turistico, prima tra tutte Federturismo, permetterebbe un favorevole assemblaggio e vendita di pacchetti di ospitalità, rivolti alla risorsa culturale che è in grado di ridurre al minimo la stagionalità endemica del settore. Insieme alla speranza di vedere tavoli congiunti realizzarsi al più presto, in modo da cogliere le proposizioni dei vari attori nonché progettare congiuntamente le iniziative migliori, è bene anche aumentare l’importanza e l’impatto di iniziative come ArteCard, insieme alla possibilità di conoscere eventi, orari, indirizzi e quant’altro, anche attraverso sistemi basati sul telefono cellualare, come Wap e Sms, nonché su Internet. Cogliendo anche il turismo pendolare e familiare a cui permettere di scegliere da casa tra l’ampio panorama disponibile, ci auguriamo in modo permanente e non solo legate alle festività. In fondo abbiamo anche una cinquantina di fine settimana all’anno da gestire.