Infrastrutture, lavoro cultura: le priorità per la città partenopea   

La nuova Giunta del Comune di Napoli sembra essere composta in modo da creare soddisfacenti equilibri in molte delle aspettative dei cittadini. A partire dalla scelta di fare vicesindaco Sabatino Santangelo che, oltre alla propria nota capacità ed esperienza, aveva lanciato interessantissimi progetti durante i forum di ascolto organizzati dal Sindaco Iervolino a cavallo tra i due mandati. Tra i quali ci piace sottolineare i suoi richiami a un miglior sfruttamento dei finanziamenti europei da destinare a un piano quinquennale per il rifacimento del manto stradale dell’intera rete viaria della Città e ricostruzione e/o ammodernamento dell’intera rete dei sottoservizi fognari. Lavori per i quali è possibile, secondo Santangelo, avvalersi del cofinanziamento delle opere pubbliche che il POR Campania finanzia al 100 per cento (50 per cento a carico del Fesr, 35 per cento del Fondo di Rotazione Nazionale istituito con la legge 183/87 art. 5) e per il 15 per cento attraverso una quota vincolata del bilancio regionale, fermo rimanendo il rischio di un obbligo di cofinanziamento a carico del Comune con una quota però simbolica. Come non sognare un’altra città, con queste prospettive? Ciascuno può immaginare l’indotto occupazionale generato da progetti così tanto ambiziosi, indotto che potrà trovare un alleato d’eccezione in Nicola Oddati, l’assessore che aveva il coraggio di scendere in strada per misurare la soddisfazione dei propri cittadini sui provvedimenti emanati, riconfermato in Giunta con nuovi incarichi, tra i quali cultura e lavoro sono i principali. Se potrà organizzare una completa partecipazione degli Lsu e dei disoccupati napoletani, lavorando in collaborazione con Santangelo, ci auguriamo che possa dare quel respiro partecipativo e parte del suo impegno anche per rimodernare l’assetto culturale della città. In particolare ricordandosi di dare maggiore peso all’insieme degli operatori privati cittadini, gallerie in testa, che necessitano di un immediato supporto e ascolto da parte del Comune. Per consentire maggiore visibilità, anche europea e internazionale, ai tanti giovani napoletani in crescita nel mondo dell’arte contemporanea, che negli ultimi anni ha donato tesori come Betty Bee e Piero Golia, Maurizio Elettrico e Pierre Yves Le Duc, insieme a tanti altri, e che solo con l’apporto del cuore e del cervello di Oddati possono attrarre verso Napoli gli attenti osservatori ed estimatori esteri. Prima che giovani come Rosy Rox, Riccardo Albanese, Vincenzo Rusciano decidano di lasciare la città che, nonostante gli sforzi, ancora non funziona da trampolino internazionale.