La criminalità si batte con il lavoro  

Ancora una volta si sprecano urla e dichiarazioni intorno al tema della criminalità a Napoli, stavolta direttamente tra gli interessati alla gestione del territorio, che è già meglio che tra filosofi e insegnanti. Ma sembra che nessuno abbia intenzione di fare poi veramente qualcosa. Ha colpito tutti la dichiarazione del questore su una situazione migliore a Palermo che a Napoli: può offendere i palermitani inutilmente presi a campione della massima criminalità, come può offendere i napoletani che da tale confronto si sentono lesi. Ma è un dato di fatto, come hanno avuto modo di testimoniare importanti esponenti del mondo industriale. Certo, molto passa attraverso la necessaria educazione morale e civile di cui tanti nostri concittadini avrebbero bisogno, risultato ottenibile nel medio-lungo tempo se qualcosa di serio cominciasse a farsi, e non solo nelle scuole. Qualcuno, toccando involontariamente il tema liberale della legalizzazione della mafia, ha citato una situazione di evoluzione della criminalità organizzata che in molte aree si è trasformata incivilendosi, imparando a gestire meglio i grandi flussi di denaro e affari a disposizione, cosa palesemente non avvenuta nella nostra città e nel suo hinterland.

Globalizzazione, nuovi scenari  

Nel caos generale dei numeri che misurano l’economia mondiale si può temere qualunque scenario, se non si tenesse conto dell’avvenuta globalizzazione, cioè dell’accordo esistente tra le maggiori potenze economiche e militari del mondo, ed in particolare dell’accordo tra i maggiori rappresentanti, anche “unofficial”, delle ricchezze concentrate in poche mani.

Estate di libertà  

Nel silenzio più largo da parte degli organi di informazione italiani, nei giorni scorsi è stata diffusa l’importante notizia che a Tel Aviv il vicecapo di stato maggiore israeliano Moshe Kaplinsky e il generale palestinese Jamal Abu Zayed hanno concordato che la città di Jenin in Cisgiordania, con le zone limitrofe, passerà sotto il controllo della Anp, l’autorità nazionale palestinese, prima del ritiro israeliano da Gaza previsto nel prossimo mese di agosto.

Innovazione meridionale  

Un esempio notevole di ricerca e innovazione che vede coinvolte in modo operativo imprese e università è l’esperienza annunciata ieri con la sigla dell’accordo tra Università del Sannio e tre aziende leader nel settore delle telecomunicazioni in ambito digitale.

Investire in comunita'  

Common Creative è il nome di un sistema di licenze, acquisibile dall’omonimo sito internet, utilizzato nel mondo informatico e multimediale per comunicare le modalità con cui si offre al mondo aperto la propria capacità e il proprio ingegno.

Un viaggio di sola andata  

“Solo andata” è il nome del bellissimo libro di versi pubblicato da Erri De Luca per Feltrinelli Editore, che definisce la sua poesia semplicemente “righe che vanno troppo spesso a capo”.

L'arte di palazzo  

Sabato a Napoli sarà aperta al pubblico una prima parte di “Madre”, acronimo del Museo d’Arte Donnaregina, che prende il nome proprio dallo storico palazzo restaurato su progetto di Alvaro Siza.

Minacce a suon di moneta  

Che sia data a tutti la facoltà di cambiare idea e posizione politica è un’ovvietà irrinunciabile, come ci hanno insegnato Giuliano Ferrara e i tanti transfughi postelettorali. Ma leggere la perorazione di Giulio Tremonti tenuta il 18 febbraio 1999 alla Oxford Union per chiedere alla Gran Bretagna di entrare nell’euro, è illuminante di come alcune posizioni politiche vengano cavalcate con fini che non sono quelli immediatamente dichiarati.

Open source, treno da prendere  

La lentezza con cui l’impresa privata italiana si avvale della possibilità di utilizzare i programmi open source, modificabili nelle funzionalità per adattarle alle proprie esigenze, inizia a divenire preoccupante.

Incredibile vicenda  

Una delle molle che ci può spingere a decidere di andare a votare il 12 e il 13 giugno per l’abrogazione della legge 40, che limita in Italia le possibilità di accesso alla fecondazione assistita e riduce la capacità di sviluppo della ricerca scientifica, può essere un’analisi di come verrà gestito successivamente il nostro voto.

Orme nella sabbia, torna Brigata Es  

“I have a dream”, grande ritorno pubblico a Napoli della Brigata Es, uno dei gruppi storici di arte contemporanea napoletani. L’evento artistico si terrà lunedì 6 giugno, alle 18,30, presso la sala Carlo V del Maschio Angioino.

Gli imprenditori non possono tacere  

Nei giorni scorsi, a livello locale e nazionale, è stato più volte tirato in ballo il tema della correttezza o meno dell’esprimersi sul governo da parte di Confindustria, adducendo la distinzione che deve esistere tra ambito politico e ambito industriale.

Occhi aperti  

Con la scelta Francese, che anticipa Inghilterra e Olanda, l’Europa diviene sempre più un paese dell’Est. La barcollante economia dei paesi dell’allargamento, unita ai tassi di disoccupazione tedesca e alla decrescita italiana, fautrice di un aumento del debito pubblico, sembrano disegnare giorni tristi davanti ai nostri occhi.

Mani preziose  

Lo scandalo provocato dall’arresto di un oncologo dell’ospedale Cotugno di Napoli, accusato di aver permesso di anticipare la posizione nella lista d’attesa ad una paziente in cambio di denaro, non è una sorpresa.

La cella di Clementina  

Clementina Cantoni l’abbiamo conosciuta attraverso una delle sue rare foto con i capelli coperti, in segno di rispetto delle scelte religiose delle molte donne afgane con cui si trovava quotidianamente a contatto.

Referendum, quattro volte sì  

Molti continuano a ignorare, in questi giorni di campagna referendaria, che la popolazione italiana è stata privata dalla possibilità di votare, come avevano chiesto più di un milione di firmatari, per la completa abrogazione della ignobile Legge 40 in materia di fecondazione assistita e libertà di ricerca.

L'alito di Rutelli  

L’immagine di Francesco Rutelli che urla alla riunione della Margherita, violaceo, che è stato costretto a mangiare negli ultimi anni pane e cipolle, ci preoccupa e dispiace solo per il flatulento alito che ciò ha potuto procurargli.

La virtu' necessaria  

L’attuale compagine che forma il governo della Regione Campania sarà pure frutto della contrapposta tensione tra le diverse anime politiche che la compongono, ma si delinea un quinquennio interessante per i risvolti pratici che potranno realizzarsi in ogni settore.

La vendetta di Rutelli  

E’ giunto il giorno in cui il chierichetto Francesco Rutelli, finalmente consapevole dei propri limiti, tenta di agire la propria vendetta verso chi ne ha fatto l’agnello sacrificale alle precedenti elezioni politiche.

Contraffazione informatica  

E’ vergognoso il tasso di crescita del software pirata in Italia, che secondo i dati forniti dalla Bsa, la Business Software Alliance, ha raggiunto il 50 per cento nel 2004, insieme all’aggravante di essere l’unico paese dell’area Emea - Europa, Medio Oriente e Giudizio "estremamente positivo" da parte del ministro delle Comunicazioni Mario Landolfi sul nuovo Consiglio di amministrazione della Rai.

Moltiplicatore digitale  

Se il “digital divide” è quella caratteristica che differenzia i paesi ad elevato sviluppo tecnologico da territori come l’Italia e, in particolare, il suo Meridione, la televisione digitale terrestre rappresenta invece un vero e proprio moltiplicatore digitale, in grado di affrancare grandi fasce della popolazione dall’essere ostici all’innovazione.

Caduta libera  

Era inevitabile non rimanere attoniti, nei giorni scorsi, davanti alle dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi che, parlando della grave crisi italiana, si rivolgeva all’opposizione per accusarla di non aver collaborato negli anni passati con idee propositive ma solo con proteste per quanto fatto dal governo e dalla maggioranza.

Il confronto unico  

Nella strategia complessa di Silvio Berlusconi, e degli interessi che rappresenta, l’accelerazione sul tema del partito unico è una mossa tattica che soddisfa pienamente la necessità di aprire un confronto interno ed esterno, negato dalla necessità di evitare le elezioni anticipate, anche per non vanificare la scadenza referendaria del 12 e 13 giugno prossimi.

Deriva e timone  

Gianfranco Fini riesce a compiere spesso azioni che sono le uniche in grado di permettere alla destra, e quindi al Paese, di evolvere e di separarsi, non tanto dai pregiudizi inevitabili che per decenni si è tirata dietro, per l’eredità fascista a cui ha fatto riferimento, ma ancor più dalla patina di obsolescenza politica a cui involuzioni culturali l’hanno spesso relegata.

Aprire all'innovazione  

Il 4 maggio si è tenuto, presso la Sala Gialla del Senato della Repubblica, il seminario “Open Source nella Pubblica Amministrazione”, coordinato dal senatore Fiorello Cortiana dei Verdi e dal deputato Antonio Palmieri di Forza Italia.

Il conflitto indicibile  

L’avvocato Giovanni Pellegrino è notoriamente stato meritevole di avere condotto barche in mari agitati come pochi avrebbero saputo, e potuto, fare al posto suo. Lo conferma nella bellissima intervista-dialogo che pubblica insieme a Giovanni Fasanella, in “La guerra civile”, della collana Bur di Rizzoli, uscito in questi giorni in libreria, insieme alla stampata, sempre per Rizzoli, della requisitoria finale di Ingroia nel processo Dell’Utri.

Populismi cittadini  

Su un quotidiano napoletano, leggevo nei giorni scorsi la giaculatoria di alcuni operatori commerciali del centro storico che lamentavano una disastrosa fuga del pubblico serale dai baretti di Piazza Bellini e zone limitrofe.

Democrazia governante  

Mentre ci si avvia verso condizioni di economia nazionale tali da farci ricordare l’Argentina che fu, poiché già ora presenta tassi di sviluppo ben più alti dei nostri, il premier Silvio Berlusconi ha presentato un suo disegno per stringere gli alleati dentro le briglie di un partito unico, precursore dell’attuazione di un bipartitismo reale.

Un sano protezionismo  

Il governatore Antonio Bassolino e i suoi alleati hanno un piccolo problema. E se non ne faranno un punto del prossimo programma di governo, se ne troveranno altri di cui poi si dovrà rispondere a fatica al proprio ampio elettorato.

Un leghista di troppo  

E’ ormai chiaro che il leghista Tremonti sia stato messo lì dove si trova per fare il lavoro sporco. Dopo mesi che da più parti parliamo, di qua e di là, di Banca del Mezzogiorno, il vicepremier ne approfitta per simulare il progetto come proprio.